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Cetraro :: Devastazioni ambientali e navi dei veleni tra ‘Ndrangheta e malapolitica.

CETRARO :: 19/09/2009 :: Si terrà martedì 22 alle 21 a Cetraro, presso il teatro comunale, una manifestazione organizzata dal Forum Ambientalista cui parteciperanno le associazioni ambientaliste del territorio che si sono attivate ed allertate sulla vicenda delle navi dei veleni e degli intrecci perversi tra 'ndrangheta, politica e pezzi delle istituzioni che hanno provocato tale situazione.

Dopo il ritrovamento di sostanze inquinanti ed il rilevamento di fonti di radioattività nella valle dell'Oliva e, soprattutto, dopo il ritrovamento della nave Cunsky nel mare di Cetraro, preoccupante conferma delle dichiarazioni del pentito di 'ndrangheta che denuncia l'affondamento di decine di navi nei mari calabresi,  è necessaria la sollevazione popolare per evitare altre  archiviazioni ed insabbiamenti della vicenda.

Non ci possono essere tentennamenti né si può dare retta a quei soggetti che avevano, già all'epoca, e tuttora, ahi noi, hanno responsabilità istituzionali e che cercano di intervenire per minimizzare l'allarme e per continuare ad alterare la verità. La partecipazione pubblica della cittadinanza deve essere tesa a riportare trasparenza e chiarezza  per tutte quelle notizie che riguardano la nostra salute e quella del territorio in cui viviamo. Vogliamo essere informati, discutere e poter prendere decisioni che  ci riguardano senza mediazioni, che spesso vengono inquinate da malapolitica e malaffare.

All'incontro parteciperanno tutti coloro i quali vorranno contribuire a far capire alla popolazione dell'alto Tirreno cosentino, e cetrarese in particolare, la situazione in cui ci troviamo, lo stato delle indagini, i soggetti, istituzionali e non, coinvolti direttamente nella grave questione di inquinamento ambientale e gli interventi che dovranno essere fatti per bonificare i nostri fondali e le nostre terre.

Noi non facciamo allarmismo, come qualche soggetto istituzionale ancora continua a ripetere, raccogliamo le valutazioni, seppure da verificare, che il procuratore Giordano comunica giornalmente. Se di scorie nucleari si tratta, come sembra emergere dalle dichiarazioni del pentito e dai riscontri giudiziari, di scorie provenienti presumibilmente dalle nostre italianissime centrali nucleari in disuso, oltre al loro corretto e immediato smaltimento, il governo nazionale dovrà prendere atto del fallimento della sua strategia energetica, che vorrebbe riattivare centrali nucleari, delle cui scorie tossiche per migliaia di anni non sapremmo cosa farcene.

Forum Ambientalista Calabria