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Cetraro :: Dissequestrato il cellulare di Emilio Quintieri.

CETRARO :: 06/01/2010 :: Nei giorni scorsi il Giudice Monocratico del Tribunale di Paola Dott.ssa Claudia Pingitore, previo parere favorevole anche del Pubblico Ministero Dott.ssa Antonella Lauri, ha accolto l’istanza formulata dall’Avvocato Francesca Occhiuzzi del Foro di Paola avanzata in nome e per conto dell’ex Consigliere Nazionale dei Vas Emilio Quintieri con la quale veniva richiesto il dissequestro del telefono cellulare e della relativa sim card e la conseguente restituzione all’avente diritto considerato che, negli atti di indagine esperiti non vi è alcun documento, alcun indizio o alcun elemento oggettivo che dimostri che il Quintieri si dedicasse ad attività di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini della cessione a terzi e che l’apparecchio elettronico posto sotto sequestro dalla Polizia di Stato del Commissariato di Paola sia stato effettivamente utilizzato per commettere la fattispecie criminosa contestata e/o altre ipotesi di reato nonostante i minuziosi accertamenti effettuati dalla Pg. 

Proprio nella giornata di oggi il Reggente dei Verdi di Cetraro ha ritirato presso gli Uffici del Tribunale di Paola il proprio cellulare ed ora, con il supporto dei suoi legali, si appresta a chiedere il dissequestro delle manette e del denaro rinvenuto all’atto della perquisizione presso la sua abitazione lo scorso 21 Novembre quando venne successivamente tratto in arresto.

Non è vero che le manette sono provento di attività delittuosa e che i soldi sono provento dell’attività di spaccio – afferma l’ecologista Emilio Quintieri – lo sanno tutti ed in primo luogo la Procura e la Polizia che sono stato una Guardia Ambientale e quindi avevo in dotazione le manette e tutta l’attrezzatura necessaria per lo svolgimento del mio Ufficio e poi la somma di denaro sequestratami, così come ho già detto al Giudice, appartiene alla Società di Pallavolo di Cetraro presso la quale collaboro e che mi serviva per pagare il conto alla Ditta che stava ultimando i lavori serigrafici sul vestiario sportivo.

Nonostante le accuse che mi vengono mosse sono abbastanza gravi, sono certo di poter dimostrare la mia innocenza – prosegue l’ex Consigliere Nazionale dei Vas – difendendomi da solo e con l’aiuto dei miei legali Francesca Occhiuzzi e Marta Gammella che ringrazio pubblicamente, così come ho già fatto in altre occasioni dove sono stato sempre prosciolto ed assolto per accuse assurde e prive di ogni fondamento così come, peraltro, è quella di calunnia che avrei commesso ai danni del Sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta (il quale si è perfino costituito parte civile su specifico mandato della Giunta Comunale al gran completo nel processo chiedendo 20.000 Euro di danni !) per la quale sono stato rinviato a giudizio su richiesta del Pubblico Ministero Eugenio Facciolla, recentemente trasferito alla Procura Generale preso la Corte di Appello di Catanzaro.

Anche da questa ignobile accusa sarò assolto con formula piena per non aver commesso il fatto – conclude il Reggente dei Verdi di Cetraro – poiché i fatti da me denunciati sono veri e non falsi e lo dimostrerò con elementi probatori certi, indiscutibili ed incontrovertibili che dicono assolutamente l’esatto contrario di quanto sostenuto dal Pm Facciolla.