Cetraro :: Minacce di morte e casa a soqquadro, Carabinieri arrestano un 29enne.
CETRARO :: 08/02/2018 :: I Carabinieri della Compagnia di Paola – Stazione di Cetraro, hanno tratto in arresto un 29enne incensurato di Cetraro, F.G., per i reati di maltrattamenti in famiglia e detenzione illegale di armi.
Nel corso dei normali servizi di controllo del territorio, intensificati dietro coordinamento del Comando Provinciale di Cosenza, l’attenzione dei Carabinieri della Stazione di Cetraro è stata attirata da un giovane che, evidentemente in preda ad un eccesso d’ira e con le mani sporche di sangue, era impegnato a danneggiare un’autovettura parcheggiata, mediante l’utilizzo di un bastone.
Riportato alla calma e messo in sicurezza il giovane, i militari operanti hanno ricostruito l’intera vicenda. Il 29enne al culmine dell’ennesima lite con l’anziana madre convivente, dopo averla minacciata di morte brandendo un bastone di legno, aveva iniziato a mettere a soqquadro l’abitazione familiare, costringendo la donna ad uscire velocemente ed a cercare rifugio da alcuni vicini. Il giovane, evidentemente non soddisfatto, si era accanito successivamente sull’autovettura di proprietà della madre, procurandosi delle ferite alle mani.
All’interno della camera da letto in uso a F.G. i Carabinieri hanno rinvenuto, adagiato sul letto, un fucile da caccia cal. 12 marca Franchi, unitamente ad un proiettile per arma lunga cal. 16 e ad uno per pistola cal. 9. Tutto il materiale d’armamento, appartenuto al defunto padre del giovane e di cui non era stato mai denunciato alle competenti autorità il passaggio di proprietà, è stato posto sotto sequestro.
I successivi accertamenti hanno consentito di ricostruire i ripetuti maltrattamenti, accertati a partire dall’anno 2016, da parte del 29enne nei confronti dell’anziana madre convivente. Alla base delle condotte del giovane vi sarebbero, prevalentemente, i rifiuti della madre alle pressanti richieste di denaro avanzate dal figlio.
Il ragazzo, tratto in arresto per i reati di maltrattamenti in famiglia e detenzione illegale di armi, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Paola, è stato tradotto presso la locale casa circondariale in attesa della prevista convalida.