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Cosenza :: Continua con successo l’operazione artistica curata dalla manager Katia Mazza.

COSENZA :: 19/12/2009 :: Ambient***. Il resto della frase è lasciato in sospeso, per scorgere, attraverso l'indefinito, differenti possibilità di tema e diverse forme di aperture culturali. Questo è il titolo dell'operazione artistica promossa dalla curatrice di Grisolia, Katia Francesca Mazza, a Cosenza, presso la galleria commerciale Marconipiù.

L'obiettivo di questa promozione artistica, che sta riscuotendo un interesse particolare da parte di numerosi visitatori, è quello di lanciare un  nuovo messaggio da parte degli imprenditori coinvolti, capace di emanare il profilo di una città nuova, dove la virtuosa sintesi tra dinamismo economico e culturale contribuisce a pieno titolo all'equilibrio della società civile. La galleria che espone le opere e le sculture di Franco Salemme fino al 31 dicembre, è divisa in tre forme di circuiti che rappresentano i tre temi principali dell'evento. Il particolare da visitare è l'istallazione site specific “In Oltre”, a cura dello stesso artista Franco Salemme. In pratica una struttura in legno a  forma di tronco di piramide con una base di 4 x 4 mt, una porta di ingresso e una di uscita, dove, all'interno, viene narrata simbolicamente la metafora del genius loci. La storia che parla della forza generatrice della natura. Lungo la galleria, esposizione continua di sculture e video proiezioni  fanno da sfondo all'altro tema scelto dalla curatrice che chiama “elementi”il gioco proiettato dell'aria, dell'acqua, della terra e del fuoco, sullo scenario della mostra. << “Abbiamo aperto al pubblico- ha dichiarato la curatrice  Katia Mazza,- con lo spettacolo  dal titolo tamburi per l'ambiente degli Specimen, fatto il 1 dicembre. Un gruppo composito di musicisti, attori e buskers , provenienti da ogni parte del mondo. Gli Specimen,- ha continuato la manager dell'evento,- hanno intrattenuto il pubblico presente alla serata inaugurale divisi in quattro gruppi dove ognuno  rappresentava un elemento. I tamburi griot sono stati abbinati al fuoco, le campane tibetane all'acqua, la pizzica salentina alla terra ed infine l'aria è stata 'suonata' da didjiridoo australiani accompagnati da violini”>>. All'evento, che ancora registra una forte presenza di pubblico hanno collaborato con proprie opere, oltre all'artista Franco Salemme, Pier Maurizio Greco, Maria Franca Grisolia, Kklab, Gerardo Langone, Paxti Lopategui, Manuela Ronchi Solfrini e Giacomo Vercillo.

Antonio Pappaterra