Cosenza :: Elezioni Provinciali: il centrodestra chiede il rinvio.
FI, Lega, FdI e Udc: "Differimento necessario causa pandemia".
COSENZA :: 07/01/2021 :: Rinviare, causa pandemia, le elezioni per la designazione del Presidente della Provincia di Cosenza. La richiesta, già formalizzata nei giorni scorsi dai gruppi consiliari del centrodestra in seno alla Provincia bruzia, viene ora rilanciata dai coordinamenti provinciali di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Unione di Centro.
«L’evoluzione della pandemia e la scelta, sollecitata dal Governo, di rinviare ad Aprile persino le elezioni regionali – dicono FI, Lega, FdI e Udc – non possono certo lasciare indifferenti i vertici di piazza XV Marzo: all’apparenza incurante di quel che accade nel mondo intorno a sé, il presidente Iacucci ha fissato per il 7 Febbraio l’appuntamento elettorale, ma crediamo vi sia più di un motivo, oggettivamente valido, per ripensare ad una decisione illogica e pericolosa». Proseguono FI, Lega, FdI e Udc: «Il comitato tecnico scientifico, chiamato ad esprimersi sull’opportunità di un rinvio delle Regionali, è stato chiaro, evidenziando la criticità insita nello svolgimento delle operazioni elettorali. C’è dunque da ritenere che tale pericolosità minacci anche le urne da allestire per le Provinciali che, peraltro, si terrebbero in due momenti diversi, visto che nel giro di poche settimane si dovrebbe tornare al voto per il rinnovo del Consiglio provinciale».
Concludono FI, Lega, FdI e Udc: «La normativa vigente consente la prorogatio del presidente della Provincia, per il momento, almeno fino al 31 Marzo 2021, evitando così qualsiasi vuoto. Le questioni di ordine sanitario, ma anche l’opportunità di abbinare l’elezione del presidente a quella del consiglio, inducono ad un saggio, prudente rinvio. Confidiamo che il Presidente Iacucci possa quanto prima ritornare sui propri passi e far sua, con atti concreti, una proposta logica e responsabile. In caso contrario, non potremmo non attivare nelle sedi opportune ogni utile rimedio, a tutela della salute pubblica e del buon senso».