Cosenza :: Mario Russo (Pdl): “Biasi ha ragione, in Calabria Pdl è partito del capo”.
COSENZA :: 16/0/2013 :: Condivido in pieno le dichiarazioni del Coordinatore Provinciale di Reggio Roy Biasi e credo che le stesse dovrebbero servire da stimolo per l’apertura di un serio e approfondito dibattito all’interno del Pdl calabrese. Non bastano le trionfalistiche affermazioni del Coordinatore Regionale a nascondere le evidenti difficoltà in cui il Partito si dibatte da tempo.
A Corigliano e Acri hanno vinto la credibilità di due galantuomini e di persone radicate nel tessuto delle loro città, Gerace e Tenuta, che guidando delle liste civiche hanno ottenuto due importantissimi successi. Un Partito ben radicato e che abbia il termometro dei territori, avrebbe dovuto contribuire a questi significativi successi e non schierarsi con proprie liste contro questi candidati, raccogliendo magri bottini elettorali e difatti rimanendo fuori dai Consigli Comunali di queste due importanti realtà territoriali. È forse questo l’en plein di cui parla Scopelliti? Non sarà forse il doppio (triplo) incarico del coordinatore stesso, occupato, con le incompatibilità del caso, anche nel gravoso ruolo di Presidente della Regione, a determinare questa cattiva gestione del Partito che ha allontanato elettori e militanti?
È ora che il Partito calabrese, anche sulla scia di ciò che sta accadendo a livello nazionale, avvii un dibattito serio al proprio interno, si faccia garante delle esigenze di tutti i territori non solo di quelli centrali, ma anche di quelli periferici, spesso bistrattati da alcune scelte di politiche regionali. È fondamentale recuperare il rapporto con i militanti, valorizzare le periferie, avviare un concreto e sereno dibattito e dismettere quello che è stato finora: un Partito del capo, senza confronto dove le sporadiche adunate si riducono ad inconcludenti passerelle col risultato che l’elettorato calabrese si allontana, si sente tradito, non vede più un riferimento nel Pdl.
Credo pertanto che vada fatta una riflessione seria sulla guida di questo Partito, e mi rivolgo anche ai vertici nazionali, in quanto le sorti del Pdl in Calabria non possono gravare interamente sul Presidente della Regione che dovrebbe essere invece impegnato ad affrontare annosi problemi quali ad esempio la spesa dei fondi comunitari, che di fatto hanno portato al commissariamento della stessa Regione, già commissariata per l’emergenza rifiuti con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, turisti compresi, o quelli relativi alla Sanità, nota ai calabresi per lo spettro dell’emigrazione, alle vertenze dei trasporti, ai precari, agli LSU e LPU.
Ed è anche su questi temi che un Partito come il nostro potrebbe e dovrebbe offrire un contributo importante all’intera classe politica regionale, cosa che sarà possibile solo con un Partito vivo e vitale che metta al centro il confronto e la discussione.