Cosenza :: Martedì 12 maggio la giornata internazionale dell’infermiere.
Il presidente Sposato: "Distribuiremo 4000 igienizzanti a tutti i colleghi".
COSENZA :: 11/05/2020 :: “Essere infermieri è essere fatti di storie che restano nel cuore di chi le ha vissute”. È questo forse il senso della professione. Ed è per questo che, ancora una volta, domani 12 maggio viene “festeggiata” in tutta Italia la giornata internazionale dell’infermiere. Una data importante anche per ricordare Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne. L’Opi di Cosenza ha affisso, in tutta la città, manifesti per ricordare proprio tale appuntamento. Ed il presidente Fausto Sposato, insieme a tutto il direttivo, sarà presente in tutte le strutture ospedaliere per distribuire oltre 4000 igienizzanti ai colleghi impegnati sul campo.
“La diffusione dei manifesti sottolinea l’impegno degli infermieri sui temi della solidarietà e dell’alleanza con i pazienti e le loro famiglie. Gli slogan proposti in oltre un decennio ribadiscono tutti la scelta di stare “dalla parte del cittadino”. Il 12 maggio è così diventato l’occasione per far sì che la professione infermieristica “parli un po’ di sé” con i ricoverati negli ospedali, con gli utenti dei servizi territoriali, con gli anziani, con gli altri professionisti della sanità, con i giovani che devono scegliere un lavoro, con tutti coloro – insomma – che nel corso della propria vita hanno incontrato o incontreranno “un infermiere”, spiega Sposato in una nota.
“Ringraziamo l’amministrazione comunale di Cosenza ed in particolare il sindaco Occhiuto e l’assessore Spataro per gli spazi concessi gratuitamente come segno di vicinanza al lavoro degli infermieri. Nelle settimane scorse abbiamo distribuito personalmente i dispositivi di protezione in tutta la provincia e ci teniamo a sottolineare come il gel igienizzante per le mani sarà distribuito ad ogni singolo infermiere”, afferma Sposato.
“Siamo sempre dalla parte degli infermieri, il lavoro è continuo, costante. Nonostante la drammaticità del periodo, che non consente lo svolgimento della formazione, siamo impegnati in prima linea, come sempre, per apportare sostegno e vicinanza a tutti i colleghi che – senza soste – stanno contribuendo a sconfiggere gradualmente il virus. La professione infermieristica è notevolmente cresciuta grazie anche all’impegno di ogni singolo operatore che non si è sottratto alle responsabilità del lavoro, stando vicini ai pazienti, ai familiari ed ai bisognosi. Tutto il direttivo – la chiosa di Sposato – è occupato per far fronte alle richieste, agli aiuti ed alle difficoltà degli infermieri. Il nostro compito è anche questo. Essere fatti di storie, appunto, che restano nel cuore di chi le ha vissute”.