fbpx

Cosenza :: Sanità: intervento di Vincenzo Cesareo.

COSENZA :: 01/03/2011 :: Con atto deliberativo n. 777 del 23.02.2011, immediatamente esecutivo, il Commissario Straordinario dell'ASP di Cosenza ha avviato l'accertamento procedure di stabilizzazione: presa atto parere commissioni e atti consequenziali. Oggetto  dell'atto deliberativo sarebbe il processo di stabilizzazione avviato dal Direttore Generale p.t., nell'anno 2008, a vantaggio di n. 439 unità di personale precario avvenuto in quattro fasi con procedure selettive.

A conforto di tale iniziativa, il Commissario Straordinario, ha usufruito di una relazione redatta dall'Unità Operativa Complessa Risorse Umane dell'ASP di Cosenza, nonché di un parere, datato 30.07.2010, e della relazione di una Commissione di esperti, composta da un giuslavorista dell'Università di R.C. e da due esperti del foro di CS, che avrebbero rilevato punti di discontinuità amministrativa tali da determinare la parziale illegittimità di alcune fasi selettive del processo di stabilizzazione. Che dalle relazioni e dai pareri espressi dalle Commissioni sopramenzionate, è emerso che i provvedimenti dell'ASP di Cosenza sono stati assunti in mancanza dei requisiti prescritti dalla legge, determinando, così, una palese illegittimità delle procedure di stabilizzazione. Etc etc. Insomma, sarebbe stata violata la Legge Regionale n. 9/2007 per la mancanza della preventiva autorizzazione regionale alle assunzioni de quo. Noi Socialisti Uniti non abbiamo la presunzione di confutare le opinioni di giuslavoristi ed esperti, siamo preoccupati però, del giusto allarme sociale sollevato dall'atto deliberativo che mette a serio rischio ben 439 famiglie di questa provincia, in un momento di grave crisi economica che già ha generato livelli preoccupanti di povertà. Ma alcune domande abbiamo il dovere di porle. La legge n. 183/2010 ha riformato il mercato del lavoro a riguardo dei requisiti per le trattenute in servizio e per le stabilizzazioni dei precari. Le relazioni degli uffici interessati e quella della Commissione di esperti, rimangono, comunque, relazioni e/o pareri che, per quanto rispettosi, non sono vincolanti e,soprattutto, non sono stati recepiti dall'Amministrazione regionale che, non poteva recepirli visto che la Legge Regionale richiamata a conforto, è stata superata dalle Leggi regionali n. 1/2009 e n. 5/2009. Immaginiamo, infine, il danno per la regione se condannata a risarcire ben 439 persone per i danni vari che potrebbero scaturire da un provvedimento che ha poche o nulle changes di trovare accoglimento nelle aule di giustizia.                   

Socialisti Uniti

Dr. Vincenzo Cesareo