SCALEA :: 19/12/2024 :: I consiglieri di opposizione del Comune di Scalea (Cs), Angelo Paravati, Francesco Silvestri, Raffaele D’Anna, Giovanna Versace, Eugenio Orrico, Giuseppe Angona e Giuseppe Antonio Torrano, analizzano la grave crisi politica emersa con chiarezza dopo l’ultimo consiglio comunale. Durante la seduta, una mozione di sfiducia al sindaco, votata da 8 consiglieri su 15 presenti, ha evidenziato le difficoltà di funzionamento dell’amministrazione, già palesatesi nel consiglio del 28 ottobre 2024, quando una proposta di delibera del presidente dell’assemblea, Gaetano Bruno, è stata respinta con il voto contrario di sette consiglieri di maggioranza. In quella stessa occasione, due emendamenti presentati dal sindaco erano stati bocciati, riflettendo una spaccatura sempre più evidente.
Durante l’ultima seduta, il consigliere Bruno ha espresso dure critiche nei confronti del vicesindaco Alfano e, indirettamente, del sindaco, sottolineando la difficoltà, se non l’impossibilità, di convocare riunioni di maggioranza a causa delle divisioni politiche interne. La mozione di sfiducia al sindaco, pur respinta, ha messo in luce un contrasto politico insanabile, determinando la perdita di una solida maggioranza consiliare: l’amministrazione Perrotta può ora contare sull’appoggio certo di soli sette consiglieri su sedici, un numero insufficiente per governare efficacemente.
La precarietà di questa maggioranza comporta gravi conseguenze per la comunità, poiché ogni consigliere diventa decisivo per mantenere in piedi l’amministrazione. Questa instabilità, alimentata da profondi conflitti politici e ideologici, ha fatto emergere l’assenza dei presupposti necessari per la prosecuzione del mandato consiliare. La rappresentatività dell’iniziale compagine di maggioranza è ormai venuta meno, rendendo impossibile un funzionamento istituzionale adeguato.
A fronte di questa situazione, il Consiglio Comunale non può restare passivo, assistendo al degrado amministrativo senza assumersi la responsabilità di agire per il bene della comunità. La Vice Sindaca, Dott.ssa Annalisa Alfano, ha deciso di rimettere ogni incarico ricevuto, una scelta coraggiosa e rispettosa nei confronti della cittadinanza. La Alfano si è sempre distinta per le sue competenze, capacità politiche e comunicative, guadagnandosi la stima dei cittadini e dei gruppi politici locali. Il suo contributo ha garantito credibilità e onorabilità istituzionale a Scalea, ma le difficoltà interne alla maggioranza hanno reso insostenibile il suo ruolo.
Un’altra posizione significativa è quella assunta dalla Dott.ssa Gianna Fiore, che ha votato a favore della sfiducia, riconoscendo l’impossibilità di adempiere al proprio mandato a causa della crisi politica irreversibile che paralizza il Comune. Né il ritorno del consigliere Bruno sembra in grado di risolvere una situazione ormai compromessa, in cui le problematiche non si limitano a questioni politiche, ma investono il funzionamento amministrativo nel suo complesso.
Alla luce di quanto accaduto, i consiglieri firmatari invitano pubblicamente il Sindaco a rassegnare le dimissioni, ritenendo che proseguire in queste condizioni significherebbe unicamente aggravare il danno per la comunità. Lasciare può essere difficile, ma persistere rischia di diventare patetico, compromettendo ulteriormente la credibilità di un’amministrazione già in grave difficoltà. Scalea merita un’amministrazione che sappia garantire stabilità, rispetto e futuro.