Diamante :: chiesto il consiglio comunale per l’incompatibilità del sindaco Magorno.
DIAMANTE :: 17/08/2013 :: Nella giornata di venerdì 16 agosto 2013 i consiglieri comunali di minoranza Marcello Pascale, Michele Trifilio, Enza Minervino e Francesco Bartalotta hanno protocollato ( n. prot. 10813) presso il comune di Diamante la richiesta ufficiale di “Definizione iter procedurale relativo alla decadenza per sopravvenuta incompatibilità del Sindaco di Diamante Avv. Ernesto Magorno
Nel rispetto dei canoni legislativi che regolano la gestione e l’amministrazione di organi di governo di enti pubblici territoriali, la richiesta fatta dai consiglieri chiede la definizione dell’iter procedurale, nell’Assise consiliare, relativo alla sopravvenuta incompatibilità del Sindaco di Diamante. Inteso che con il Consiglio Comunale di giorno 29/06/2013 si era dato : “Avvio del procedimento di decadenza del Sindaco Ernesto Magorno per sopravvenuta incompatibilità”, che il testo della D.C.C. n. 27 del 29/06/2013 veniva trasmesso, cosi come deliberato, oltre che alla Prefettura di Cosenza, anche, ai fini dell’applicazione del termine di cui all’art. 69, comma 2, del D. Lgs. N. 267 del 18/8/2000, al Sindaco Ernesto Magorno, per invitare lo stesso a formulare osservazioni o per eliminare le cause di ineleggibilità sopravvenute o di incompatibilità, nell’arco di uno spazio temporale di dieci giorni.
Successivamente in data 06/07/2013 il Consiglio Comunale veniva convocato nuovamente con all’Ordine del Giorno: “Procedimento avviato ex art. 69 TUEL – presa d’atto e dichiarazione di incompatibilità”, in quella sede il Consiglio prendeva atto, che il Sindaco, nella formulazione delle proprie osservazioni, non intendeva rimuovere la sopravvenuta incompatibilità tra la carica di sindaco e quella di deputato del Parlamento italiano, a norma dell’art. 13 del Decreto-Legge n. 138/2011, convertito in Legge n. 148/2011, e il consiglio stesso dichiarava definitivamente incompatibile il Sindaco di Diamante, Avv. Ernesto Magorno, ai sensi dell’art. 69 del D.Lgs. n. 267 del 18/08/2000, motivando incompatibilità delle due cariche ai sensi dell’art. 13 del Decreto-Legge n. 138/2011, convertito in Legge n. 148/2011 che recita : “La carica di parlamentare è incompatibile con qualsiasi carica pubblica elettiva. Tale incompatibilità si applica a decorrere dalla prima legislatura successiva alla data di entrata in vigore del presente decreto”.
Il Consiglio veniva nuovamente convocato in data 20/07/2013 in prima convocazione e in data 21/07/2013 in seconda convocazione, per la terza ed ultima seduta che avrebbe dovuto chiudere, definitivamente, l’iter procedurale relativo alla decadenza del Sindaco. Procedura non conclusa in quanto, in entrambe le sedute, non veniva raggiunto il numero legale delle presenze, per l’assenza dei consiglieri di maggioranza. I consiglieri di minoranza, in considerazione del fatto che durante l’iter parlamentare del disegno di legge di conversione del Decreto-Legge n. 69 del 21/6/2013, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia (c.d. “decreto del fare”), veniva disposto in un primo momento dalla Camera dei Deputati, che l’incompatibilità fissata dall’art. 13 del Decreto-Legge n. 138/2011, convertito in Legge n. 148/2011, non si applicava per quelle “cariche pubbliche elettive di natura monocratica relative ad organi di governo di enti pubblici territoriali con popolazione tra i 5.000 e i 15.000 abitanti, le cui elezioni si siano tenute anche successivamente alla data di entrata in vigore del suddetto decreto”, mentre successivamente in seconda lettura, il Senato della Repubblica, riformulava lo steso articolo 29 bis, con il seguente testo: “Le disposizioni di cui l’art. 13, comma 3, primo periodo, del decreto-legge 13 agosto 2011, n, 138, non si applicano alle cariche elettive di natura monocratica relative ad organi di governo di enti pubblici territoriali tra i 5.000 e i 20.000 abitanti, le cui elezioni sono state svolte prima della data di entrata in vigore del medesimo decreto-legge”. Articolo che veniva confermato e convertito in legge con il Decreto del Fare, il 9/8/2013, dalla Camera dei Deputati.
In considerazione quindi dell’incompatibilità (prevista anche dal succitato decreto del fare) per l’Avv Ernesto Magorno a mantenere le due cariche (sindaco e deputato della Camera), i consiglieri di minoranza invitano il presidente del Consiglio Comunale Dott. Gaetano Sollazzo a voler convocare con urgenza il Consiglio Comunale di Diamante, prima della ripresa dei lavori della Camera dei Deputati fissata per giorno 21 agosto c.a., affinché possa essere conclusa definitivamente la procedura di decadenza del Sindaco di Diamante, che di fatto blocca qualsiasi altra attività del Consiglio Comunale.
Si precisa a che la richiesta presentata e dotata di tutti gli atti consiliari verrà trasmessa anche a S.E. il Prefetto di Cosenza Dott. Gianfranco Tomao, al Presidente della Camera dei Deputati On. Laura Boldrin e per suo tramite al presidente della Giunta per le Elezioni della Camera .
Marcello Pascale, Michele Trifilio, Enza Minervino, Francesco Bartalotta