L’aplomb del sindaco Magorno, che più volte ha ribadito la legittimità del ruolo svolto dalle opposizioni pur sottolineandone a più riprese il carattere scarsamente costruttivo come vuole il gioco delle parti, non ha ceduto neanche di fronte alle pesanti accuse di incompetenza e di illegalità. Anzi, la giunta da lui guidata, per bocca dell’assessore all’urbanistica Gaetano Sollazzo, aveva cantato vittoria all’indomani della pronuncia del tar sul ricorso minimizzando sull’errore formale relativo alla mancata pubblicazione sul Burc degli atti relativi agli incarichi di esperto in urbanistica, geologo e agronomo, ed agli esperti di acustica ed elettromagnetismo. In quel clima da guerra fredda era stato il club cittadino di Forza Italia a tentare la carta della mediazione attraverso una discussione aperta sul tema urbanistica pochi giorni prima del consiglio comunale che prevedeva l’approvazione delle varianti ad alcuni progetti. Un tentativo encomiabile fallito, però, quando esponenti di maggiorana e opposizione avevano di fatto messo in scena un prologo del consiglio comunale che si sarebbe svolto di li a pochi giorni. In quella situazione passò quasi in secondo piano la proposta del club azzurro di istituire un urban center, strumento di democrazia partecipata per discutere il piano strutturale comunale con forze politiche, sociali e associaioni, nel rispetto della disposizione regionale. I rappresentanti del club intitolato a Paolo Genovese ci riprovano oggi, a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno, ribadendo la volontà, la necessità e l’esigenza per il territorio e per i cittadini, di vedere istituita la commissione urbanistica quindi fornire una risposta definitiva alle aspettative di coloro che hanno effettuato o progettato investimenti.
Gaetano Bruno
