Diamante (Cs) :: Nuovo esposto della minoranza in tema di urbanistica
In particolare il riferimento è al comma 2°, 6° capoverso dell’art 65, legge urbanistica regionale 16/04/2002 n. 19, ovvero la norma transitoria operante in fase di prima applicazione della detta legge e sino all’approvazione dei nuovi piani strutturali comunali, che in merito alle varianti allo strumento urbanistico vigente, dispone che “sino all’approvazione dei nuovi strumenti urbanistici sono consentite variazioni a quello vigente esclusivamente se derivanti dall’approvazione di opere pubbliche o di interesse pubblico, di iniziative produttive, ai sensi dell’art. 5 d.p.r.. n. 447/98 o, infine, da interventi rinvenienti da strumenti di programmazione negoziata individuati dal POR Calabria e che prevedano l’utilizzazione in forma di coofinanziamento di risorse pubbliche”. Da aggiungere che la stessa previsione transitoria chiarisce poi cosa debba intendersi per “avvio delle procedure di redazione del PSC”, specificando all’uopo che è necessario il verificarsi del “conferimento di incarico con la firma del contratto e/o del disciplinare di incarico”. L’avvio della procedura va, poi, comunicato alla Regione Calabria Assessorato Urbanistica e Governo del Territorio entro 15 giorni dal conferimento dell’incarico. Per ciò che riguarda il Comune di Diamante gli incarichi ed i relativi contratti alla data prevista dalla legge (18/09/2008) non risultano affidati visto l’annullamento da parte del TAR con ordinanza dell’11/12/08 delle delibere con le quali erano stati affidati gli incarichi per la redazione del piano conferiti all’agronomo, al geologo, all’urbanista, ad un esperto in acustica e ad un esperto in elettromagnetismo. Stando così le cose, secondo i consiglieri di minoranza dovrebbe addirittura scattare il commissariamento da parte della regione in materia urbanistica. Le suddette specificazioni erano state presentate preliminarmente dai consiglieri di minoranza i quali, constata la volontà a procedere della maggioranza avevano poi abbandonato l’aula. Secondo quanto sostenuto dalle minoranze potrebbero esserci gli estremi per azioni penali nei confronti dei consiglieri che hanno partecipato a quella adunanza consiliare e nei confronti del segretario comunale per aver espresso un parere favorevole sulla approvazione dei piani. Il Consiglio Comunale ha poi proceduto all’approvazioni di alcune varianti. Proprio per questo motivo i consiglieri, “anche allo scopo di non assumersi responsabilità di ordine politico nei riguardi dei propri rappresentati e di non essere tacciati dalla cittadinanza di connivenza per il silenzio serbato in ordine alla vicenda”, hanno chiesto che venga valutata la situazione nell’interesse della collettività che rappresentano,