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Diamante :: Giovane diamantese pronto ad una protesta eclatante.

DIAMANTE :: 23/04/2010 :: “Sono pronto anche ad una protesta eclatante pur di farmi ascoltare”. Sono le parole di un giovane di Diamante che non sa più dove sbattere la testa. La storia che raccontiamo è comune a tanti giovani del territorio e riguarda quella che è una vera e propria emergenza sociale, la disoccupazione. Nel caso specifico poi, ad aggravare la situazione, è anche la disabilità di cui è affetto il giovane in questione.

Antonio Soleto, conosciuto da tutti come Tony, racconta: “Non so come tirare avanti solo con la mia pensione che basta appena per pagare l’affitto di casa”. Il giovane chiede un lavoro che, compatibilmente con le sue condizioni, gli possa garantire anche un piccolo stipendio che però costituirebbe una certezza per provvedere ai bisogni della propria famiglia, in quanto è anche padre di una piccola bimba. “Sono stato più volte dal sindaco e alla fine mi ha promesso che per quest’estate cercherà di trovarmi un lavoretto ma fino ad allora che farò? Non chiedo elemosine ma un aiuto concreto che mi possa consentire di mantenere dignitosamente la mia famiglia. Ho una bimba piccola alla quale devo provvedere il necessario. Ormai sono nello sconforto più totale, mi sento abbandonato da tutti e non vorrei arrivare a compiere qualche gesto estremo”. Già nei mesi scorsi avevamo raccolto l’accorato appello della mamma di Toni, Concetta Maiolino, che aveva cercato di smuovere le coscienze senza però ottenere nulla: “Dal 1996 mio figlio – aveva raccontato la donna – soffre di una patologia che gli comporta una disabilità. Da allora è iscritto nelle liste di collocamento delle fasce protette ma nulla di fatto. Se mio figlio stesse bene avrebbe fatto come i fratelli e come tanti altri giovani della nostra terra, sarebbe emigrato e avrebbe raggiunto i parenti in Germania. Purtroppo, viste le sue condizioni, ciò non è possibile, ma intanto che deve fare? Così si aiutano i giovani, così si aiutano le famiglie? Fino ad oggi ho ricevuto solo tante promesse ma nulla di concreto. Non cerchiamo elemosina, ma solo un lavoro dignitoso”. La donna si era rivolta anche a numerosi esponenti politici per chiedere un aiuto ma ha ricevuto solo qualche promessa e nulla più. “Sono disperata, non so più cosa fare. Diamante non è fatta solo di feste, purtroppo c’è anche l’altra faccia della medaglia. Chiedo che la nostra dignità non sia calpestata con le solite promesse elettorali ma che davvero sia data una possibilità a mio figlio”. Uno sfogo più che comprensibile vista la situazione.

Mariella Perrone