Diamante :: L’Assemblea permanente sul porto chiede chiarezza.
DIAMANTE :: 18/10/2012 :: L’Assemblea permanente sul porto, riunitasi il 16 Ottobre 2012, nei locali dell’Associazione dei Pensionati, ha valutato con ampia discussione gli esiti sia del recente incontro cittadino sul tema, sia di quello presso il dipartimento LL. PP. della Regione. Sono stati ascoltati, letti e discussi i comunicati finali dell’incontro di Catanzaro, quello per la stampa dell’Assessore Gentile, il resoconto verbale del gruppo di minoranza e l’intervento a Tele Diamante del Sindaco Magorno.
L’Assemblea, viste le incongruenze delle posizioni espresse dalle Istituzioni con quanto affermato dagli organismi presenti all’incontro presso il Dipartimento Regionale, si è determinata valutando unitariamente le tre proposte presentate nel corso della precedente assemblea e di quella odierna.
In particolare chiede sin da oggi al Sindaco, anche prima del preannunciato Consiglio Comunale aperto sull’argomento, tre iniziative: reclamare a gran voce, a nome della Cittadinanza tutta, che, a fronte dell’annunciato ennesimo finanziamento pubblico di 2.500.000 € per realizzare parte dell’opera a terra, la quale grava in gran parte su territorio del Comune di Diamante, sia Diamante stessa e non altri a gestire l’eventuale appalto ed i lavori; denunciare sin d’ora, per il danno erariale subito dalla comunità dopo il fermo dei lavori, la ditta, la direzione lavori e l’organismo di controllo terzo istituito sull’opera, per l’eventuale risarcimento dello stesso; a sostegno dei primi due punti chieda inoltre fin d’ora la sospensione della validità della convenzione tra Regione e ditta, in vista di una sua revoca per eventuale dolo, che a noi sembra evidente dalle dichiarazioni verbali del rappresentante della ditta dove afferma che, dei lavori effettuati, solo 300.000 euro sono esigibili a carico della parte pubblica, sostanziando con ciò quanto è evidente sin dal blocco dei lavori nel Novembre 2010: la difformità sostanziale dal progetto approvato delle opere eseguite, difformità che ad oggi non sembra sia mai stata rilevata dall’Autorità di controllo nominata dalla Regione. L’Assemblea deciderà nella prossima riunione le azioni di lotta a sostegno di quanto deciso.