Diamante :: Rifondazione Comunista contro la costruzione del porto.
DIAMANTE :: 03/12/2009 :: Ancora una volta, dopo un processo carbonaro costellato di annunci veri e falsi su novità riguardanti il porto, I giornali locali hanno dato la notizia della firma del contratto tra la Regione Calabria e la società ICAD Diamante Blu aggiudicataria dei lavori del Megaporto di Diamante, consegnando così di fatto l'area sulla quale insisterà il cantiere dell'opera.
Il circolo PRC “25 Aprile” di Diamante continua la sua convinta opposizione all'idea di costruire una struttura fortemente impattante che non creerà sviluppo, come dice il sindaco della città, ma contribuirà ad alterare il fragile equilibrio costiero del nostro mare.
Nello stesso tempo si provvederà a distruggere il nostro patrimonio naturale, artistico e culturale (considerato che nei fondali nei pressi del porto esistono reperti di importante valore storico-culturale), ed a compromettere la sopravvivenza delle specie faunistiche e della poseidonia oceanica che ancora riesce a frenare l'erosione costiera delle nostre spiagge.
Democrazia e onestà politica vorrebbero che la nostra amministrazione avesse a cuore, più che il benessere dei pochi, il bene “comune” di tutti quei cittadini silenziosi e non, che guardano con ansia e preoccupazione all'ennesimo scippo di territorio e vita per le future generazioni, che oggi più di ieri dovranno andare a cercar lavoro fuori dalla Calabria, oggi amministrata da soggetti preoccupati di “sviluppare” occasioni per manodopera non specializzata, sottopagata e male assicurata, più che creare opportunità di lavoro coerenti con la vocazione del nostro territorio.
Il sindaco e gli assessori, i consiglieri di maggioranza e minoranza, favoriscono a Diamante condizioni di colonizzazione dei potenti di turno, sperando probabilmente di riceverne “grazie” e benefici di ogni tipo, e si preparano ad acclamare, nessuno escluso, il megaporto camuffato da ristrutturazione dell'attuale e malconcio approdo. Nella convinzione che poche decine di metri di molo possano essere “ristrutturati” con cinquecento metri di opere faraoniche.
Oltre al porto lo stesso sindaco e gli stessi assessori, i consiglieri di maggioranza e minoranza, concordano pure nel realizzare una strada nuova di zecca, nel cuore del parco del Corvino, per congiungere frazioni inesistenti, forse per consentire al turista distratto di beneficiare, con l'aria pulita, paesaggi ancora vergini e acque limpide, anche di una buona dose di smog e clacson, tra frane piccole e grandi, parcheggi in zona a rischio idrogeologico e discariche ancora “cariche” come bombe ecologiche, che percoleranno sull'asfalto della nuova opera.
Il nostro partito a Diamante promuove e sostiene l'azione politica e legale che il Forum Ambientalista sta portando avanti da oltre due anni con determinazione e capacità contro scempi e soprusi, aspettando fiduciosi che le ragioni della legalità possano riemergere dalle secche dell'arroganza di funzionari e amministrazioni.
Nonostante le promesse e i buoni propositi “a parole” di alcuni, riteniamo altresì dannoso e arrogante l'atteggiamento insensibile di una Giunta Regionale che, per l'ansia del rinnovo delle poltrone, precipita nel vortice di obbedienza al potente di turno, a scapito dei diritti dei molti cittadini privati della possibilità di un sereno futuro.