Diamante :: Successo per il comizio del RISVEGLIO.
Fabio Cavalcanti interviene sul sequestro delle aree demaniali.
Il nostro modo di fare politica può cambiare i destini della Calabria
DIAMANTE :: 24/11/2008 :: Il paese delle mezze verità Il freddo che ha avvolto piazza XI febbraio ieri sera non ha intimorito quanti aspettavano la risposta dei consiglieri di opposizione al comizio del sindaco Ernesto Magorno tenutosi domenica scorsa. Anzi. Sulle note della canzone “Il paese delle mezze verità” del rapper milanese Fabri Fibra, i galli hanno cantato.
Fabio Cavalcanti, Francesco Liserre e Giuseppe Pascale hanno tenuto il loro discorso alla popolazione dal titolo emblematico “la verità vi farà liberi” prendendo in prestito il “Yes we can” del neo presidente statunitense Barack Obama tanto caro a Waalter Veltroni e, per osmosi partitica, al primo cittadino di Diamante. Liserre e Pascale hanno invitato la popolazione ad avvicinarsi all’opposizione disconoscendo il tentativo di Magorno di dipingere la stessa come la causa dei problemi del paese. “L’amico missionario – così il consigliere Liserre ha definito il sindaco – deve smetterla con queste scene di folklore patetico che sta mettendo in scena e deve tornare a confrontarsi con l’opposizione in consiglio comunale”.
Solidarietà dei sindaci Ai tredici sindaci che hanno dimostrato solidarietà a Magorno per lo sciopero della fame indetto contro la decisione della magistratura di sequestrare i parchimetri, “e non lo slargo di piazza mercato”, Liserre e Pascale chiedono dove fossero quando si consumava la vicenda della Foderauto Bruzia. “Magorno e i suoi colleghi dovrebbero rispettare le decisioni della magistratura anche perché il sindaco di fronte ai nostri primi reclami ci invitò a rivolgerci alla procura. Perché ora che la procura è arrivata si è dato allo sciopero della fame e al ricovero ospedaliero?”.
Magorno vittima consapevole Nel corso del comizio sono tornati alcuni temi classici presentati dall’opposizione come i veri punti di debolezza della figura del sindaco e del suo modo di operare: “Magorno è vittima consapevole di un sistema che ha voluto creare per diventare sindaco – ha dichiarato Liserre – convinto che non ci sarebbe stata opposizione come è stato negli ultimi quindici anni”. Giuseppe Pascale, storico rappresentante della politica adamantina, ha rispedito al mittente le accuse ricevute per il caso dei precari: “dicevano che i precari scelti dall’amministrazione di cui facevo parte erano dei raccomandati. Come spiegano il fatto che l’80% di questi è stato riassunto?”.
La lettera inviata a Cavalcanti Una battuta è stata riservata anche alla lettera inviata da Magorno a Cavalcanti circa la quale Pascale e Liserre si sono chiesti perché il sindaco non ha teso la mano all’opposizione subito dopo il suo insediamento. “Se ci avesse ascoltato in diverse occasioni avrebbe evitato errori madornali che un uomo della sua esperienza politica non dovrebbe commettere, come per l’assegnazione della redazione del piano strutturale comunale”.
Situazione demanio Fabio Cavalcanti, capogruppo del Risveglio, ha invece analizzato a fondo la questione dei contenziosi con il demanio: “i terreni demaniali sono della cittadinanza. Il magistrato ha solo restituito al popolo quello che è suo. La smetta il sindaco con questo atteggiamento e risolva la questione partendo dall’utilizzo di altre aree per lo svolgimento del mercato del sabato come da noi proposto”. Il comizio è stato ricco di ironiche battute ma anche di dati oggettivi come i 35 posti di parcheggio ticket esente sui 1200 stabiliti tra Diamante e Cirella ritenuti assurdi, i 48 atti illegittimi redatti dalla giunta che “non distingue una delibera da una determina” collezionati da Cavalcanti in un archivio parallelo, i 7 segretari comunali sostituiti in 15 mesi, gli 8 membri dello staff del sindaco “manco fossimo il comune di Roma”.
Missione di catechesi I temi del comizio hanno per forza di cose scomodato il sacro, visti riferimenti alle sacre scritture tirate in ballo dal sindaco di Diamante. Fabio Cavalcanti, che ha ricordato di aver sospeso la sua attività di catechesi da quando ha iniziato la sua avventura politica, ha provocatoriamente proposto a Magorno un’esperienza di catechesi. “Visto che anche tu dimostri di conoscere la Parola e te ne fai portavoce ti propongo un accordo. Ritiriamoci dalla politica, prima tu e poi io, e andiamo per le case a portare la parola del Signore. Sappi però che finché ci sarà il Risveglio avrai sempre un’opposizione vigile e critica che combatte per gli ideali di verità e di democrazia”
Il candidato alle provinciali Quanto al nome del candidato da presentare alle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale, le opposizioni riunite stanno ancora discutendo. Sarà molto probabilmente un membro dell’associazione il Risveglio. Si vocifera il nome di Gianfranco Pascale, fratello del consigliere Giuseppe Pascale.
Gaetano Bruno