Il caso giudiziario era nato a seguito di approfondite e analitiche indagini svolte dalla Polizia Municipale di Napoli, che aveva individuato un’organizzazione che, attraverso ripetute falsificazioni di documenti di identità, di attestati e dichiarazioni di vendita, era riuscita ad ottenere, da varie società assicurative, una serie di polizze su auto e motoveicoli, documentando la residenza fittizia dei richiedenti in zone diverse dal napoletano al fine di ottenere condizioni assicurative più convenienti; di contro, procurando un danno patrimoniale alle società assicuratrici. Qualche mese fa, anche il Tribunale di Cremona, ha assolto con formula piena il giovane diamantese, accusato degli stessi reati. In quell’occasione, l’avv. Francesco Liserre, ha dimostrato come dall’istruttoria dibattimentale, in particolare dalla deposizione dei testi ,nonché dalle risultanze della perizia calligrafica, non fossero emersi elementi a carico dell’imputato che potessero assurgere al rango di prova intesa quale giudizio di certezza, al di là di ogni ragionevole dubbio, sulla colpevolezza dell’imputato.
