CATANZARO :: 04/11/2021 :: In queste ore stanno emergendo dettagli inquietanti dell’inchiesta Brooklyn condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura di Catanzaro riguardante i lavori di manutenzione straordinaria del Viadotto Bisantis/Morandi e della Galleria Sansinato e che ha portato all’esecuzione di sei misure cautelari ed al sequestro probatorio con facoltà d’uso, di due delle più importanti infrastrutture viabili della Città capoluogo.
Fra i gravissimi capi d’imputazione dei sei indagati (trasferimento fraudolento di valori, auto-riciclaggio, corruzione in atti giudiziari, associazione per delinquere, frode nelle pubbliche forniture) emergerebbe anche l’uso di malte di qualità scadente per come dai dialoghi intercettati tra il direttore tecnico dei lavori e la Ditta Fornitrice.
Fra gli indagati della corposa inchiesta risultano gli imprenditori Eugenio e Sebastiano Sgromo quali titolari effettivi della costituenda TANK SRL e di cui rami del gruppo imprenditoriale da tempo oggetto di interdittive antimafia, l’ispettore della Guardia di finanza Michele Marinaro, Rosa Cavaliere collaboratrice dei due imprenditori ed intestataria fittizia della TANK SRL, Silvio Baudi ingegnere dipendente e direttore dei lavori della stazione appaltante Anas e Gaetano Curcio geometra. Inoltre, dall’Ordinanza di custodia cautelare emessa del Tribunale di Catanzaro emergerebbe la vicinanza degli imprenditori Sgromo alle locali cosche lametine e l’affidamento di subappalti a loro imprese controllate di altre opere pubbliche quali scuole, caserme, rotatorie.
Nei lavori straordinari di manutenzione del viadotto Bisantis/ponte Morandi ricevuti dalla Consorzio Valori S.C.A.R.L. appaltati dall’ANAS nell’ambito del lotto 5 Calabria ed affidati dal Consorzio alla TANK SRL, emergerebbe dall’Ordinanza che la stessa ”TANK SRL per ragioni economiche si sia trovata nelle condizioni economiche da non poter acquistare il materiale solitamente utilizzato, malta denominata BASF, rifornendosi di una malta decisamente più scadente e precisamente AZICHEM REPAR- RIX definita “una porcheria” dallo stesso direttore tecnico della TANK SRL Curcio”.
Considerata la gravità dei fatti e le legittime e comprensibili preoccupazioni sullo stato effettivo di sicurezza delle infrastrutture oggetto dell’inchiesta, che la “straordinarietà” dei lavori posti a bando s’intende portassero in se il presupposto della “delicatezza” degli interventi e, considerato il coinvolgimento delle diverse figure tecniche, rischiano di insinuarsi nell’opinione pubblica ragionevole sbigottimento non solo per l’ipotesi di reato di frodi nelle forniture pubbliche ma anche, per il timore circa l’effettivo stato di affidabilità e sicurezza strutturale delle importanti opere e della affidabilità dei “certificatori”.
Allo scopo, Federconsumatori Calabria, confidando nell’azione della Magistratura a che venga fatta piena luce sui reati ipotizzati e sulle responsabilità degli indagati, chiede alle Autorità preposte, vengano fornite le dovute rassicurazioni circa le condizioni di garanzia e sicurezza strutturale del ponte Morandi e della Galleria Sansinato e vengano messe in trasparenza le condotte e le responsabilità che hanno consentito che opere pubbliche di tale rilevanza strategica ai fini della mobilità urbana e regionale, possano essere state oggetto di tanta spregiudicatezza imprenditoriale e di possibile elusione dei criteri di vigilanza e controllo in ogni fase esecutoria, ex ante ed ex post, da parte dei soggetti appaltanti.