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Isola Capo Rizzuto :: Due immobili sottratti alla mafia ed assegnati alla Misericordia.

ISOLA CAPO RIZZUTO :: 18/12/2009 :: Sono stati inaugurati all’Hotel Nazionale di Montecitorio a Roma i due immobili da tempo sequestrati e confiscati alla mafia ed assegnati da alcuni anni alla Misericordia di Isola Capo Rizzuto. Alla cerimonia di inaugurazione introdotta dall’Avv. Francesco Verri e condotta dal Direttore di Rai Uno Mauro Mazza, oltre al Governatore della Misericordia Leonardo Sacco sono intervenuti, il Vice Presedente della Commissione Antimafia Luigi De Sena, i componenti della stessa commissione Luigi Li Gotti e Mario Tassone, il Presidente della Provincia di Crotone Stanislao Zurlo, il Sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole, il Sindaco di Montereale Lucia Pandolfi.

Inoltre hanno partecipato il Presidente Nazionale delle Confraternite delle Misericordie Gabriele Brunini e il Parroco di Isola Capo Rizzuto Don Edoardo Scordio.

Tutti i partecipanti si sono travati d’accordo nel definire l’incontro romano come “una festa che celebra l’industria del bene”,  una meritata battaglia vinta nella lotta contro la ‘ndrangheta, perché non si è voluto inaugurare gli immobili al momento dell’assegnazione, ma quando questi beni hanno già rappresentato realmente e con fatti concreti, la restituzione del maltolto all’intera società civile, la società onesta di Isola Capo Rizzuto e non solo di Isola. Uno degli immobili sequestrati, infatti, ospita la Sala Operativa di protezione Civile da dove sono state coordinate tutte le operazioni e le attività delle Misericordie in Abruzzo in favore delle popolazioni colpite dal terremoto.

La Misericordia di Isola Capo Rizzuto, associata alla Confederazione delle Misericordie d’Italia, ha inviato nelle zone colpite dal terremoto, 45 uomini e donne e altri 92 volontari si sono aggiunti appartenenti alle altre 13 Misericordie calabresi, tutti coordinati da Isola Capo Rizzuto, dall’immobile appartenuto alla mafia e per questo motivo che i beni confiscati alla mafia sono diventati ponte fra la Calabria e l’Abruzzo.

“Li abbiamo inaugurati oggi ma li utilizziamo da anni, perché questa è la nostra filosofia, una filosofia che si basa sul fare, per sfatare il luogo comune secondo cui la criminalità è invincibile” così ha spiegato il Governatore della Misericordia Leonardo Sacco, lo stesso poi ha detto “di immaginare un futuro per il suo paese in cui i beni confiscati alla mafia siano non solo centri di aggregazione, ma anche volano di un’economia legale, di lavori puliti ed onesti, uno strumento di riscatto”.

Non priva di risvolti meramente politici la riunione di ieri.

Il senatore Luigi  Li Gotti ha fatto notare come l’inaugurazione fosse in concomitanza con il disegno di legge che il Parlamento Italiano potrebbe approvare in questi giorni e che potrebbe imporre la vendita dei beni confiscati qualora questi non venissero assegnati entro 120 giorni, con il rischio che gli stessi beni possano essere riacquistati dalla criminalità. Oltre al fatto, ha continuato, che il confiscare i beni ha un significato ulteriore oltre a quello meramente giuridico che è il riappropriarsi di qualcosa che era stato tolto alla collettività.

Non molto scandalizzato dal disegno di legge è apparso invece il senatore De Sena, in quanto dal punto di vista pratico nella convinzione che il bene qualora dovesse essere riacquistato dalla cri
minalità potrebbe nuovamente essere sequestrato e confiscato.

A condurre i lavori il direttore di Rai 1 Mauro Mazza il quale ha voluto mettere in evidenza come la cerimonia “sia molto poco legata al cliché della realtà meridionale, per cui prima si inaugura e poi si fanno le cose”. “ La Misericordia di Isola – ha ribadito l’avv. Francesco Verri – ha ben compreso da molti anni che i piagnistei della lotta alla liberazione dalla mafia non bastano, la Misericordia sa che bisogna anzitutto riappropriarsi del territorio, facendo rivivere gli immobili che erano della criminalità, facendo loro riacquistare una vita sociale e civile”.

E’ la stessa opinione espressa dal Parroco Don Edoardo Scordio il quale ha spiegato che dietro questa vittoria c’è un lavoro culturale durato moltissimi anni, e che solo ora, e l’esempio del buon operato della Misericordia rappresenta una esperienza straordinaria per il popolo di Isola Capo Rizzuto, si cominciano a raccoglierne i frutti.

Insomma da Isola Capo Rizzuto, una buona notizia contro tutte le criminalità, da questo territorio vessato da sempre da associazioni criminali feroci, un esempio di riscatto, una speranza concreta per la vittoria della legalità.