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Maierà :: Tentò di sottrarre il mitra ad un carabiniere: Belluscio torna in libertà.

MAIERA’ :: 15/06/2010 :: Si è tenuta, ieri mattina, presso il Tribunale Penale Monocratico di Scalea, Giudice Vitale, P.M. Molinari, il processo per direttissima a carico di Eugenio Belluscio di Maierà. L’uomo, difeso dall’avv. penalista Francesco Liserre, lo scorso 14 maggio veniva tratto in arresto e processato per direttissima perché accusato, tra l’altro, del reato di resistenza e minaccia al pubblico ufficiale avendo usato violenza e minaccia consistita nel tentare di disarmare, del proprio mitra di ordinanza, un carabiniere in servizio presso la Stazione CC di Diamante, nel rivolgere allo stesso le seguenti parole, tu non puoi venire a casa mia con l’arma pezzo di merda…togliti la divisa che ti faccio vedere io che ti combino stasera, per opporsi al predetto pubblico ufficiale, mentre compiva un atto d’ufficio, essendo intervenuto presso l’abitazione di esso imputato, unitamente ad altro militare, su richiesta della moglie, che, dopo un violento litigio domestico, temeva per la sua incolumità. Per tali fatti, l’uomo veniva arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Paola
Successivamente, il Giudice Mostarda, dopo aver convalidato l’arresto di Belluscio, rigettava sia la richiesta di patteggiamento ad otto mesi di reclusione, subordinata alla concessione della pena sospesa, sia la sostituzione della misura carceraria con quella meno afflittiva degli arresti domiciliari, avanzate dal difensore d’ufficio, mantenendone la custodia in carcere ritenuta “l’unica misura in concreto idonea a soddisfare le esigenze cautelari, attesa la significativa pericolosità sociale e capacità a delinquere del prevenuto il quale, nonostante l’intervento delle forze dell’ordine non ha neppure esitato ad aggredire anche i carabinieri, con un atto particolarmente allarmante quale il tentativo di sottrarre, ad uno degli operanti, il mitra di ordinanza”. A seguito di rigetto della prima istanza di patteggiamento, il primo Giudice dichiarava di astenersi dalla successiva trattazione in quanto incompatibile. Ieri il nuovo Giudice designato, Dr. Vitale, accogliendo la richiesta di patteggiamento riformulata dall’avv. Francesco Liserre, ha disposto l’immediata liberazione di Eugenio Belluscio.