Marcellina :: Andrea Napolitano esprime solidarietà al Marcellina Calcio.
MARCELLINA :: 06/05/2013 :: Esprimo piena solidarietà e vicinanza a tutti i calciatori e ai componenti della Società Marcellina Calcio per la vile e violenta aggressione subita domenica scorsa, 5 maggio, sul campo sportivo del Tarsia. Ho visto le immagini video realizzate da una testata online che stava riprendendo in presa diretta la partita di calcio, valevole per i play off della terza categoria calabrese, e sono rimasto attonito nel vedere l’invasione di campo posta in essere con violenza inaudita dai tifosi del Tarsia non appena il Marcellina ha segnato il gol della vittoria, ad un minuto dalla fine dei supplementari.
Da consigliere comunale di Santa Maria del Cedro ed ancor prima da ex calciatore di questa società esprimo il mio profondo sdegno verso questo ignobile attentato subito da miei concittadini che volevano semplicemente vivere una domenica di sport e si sono trovati ad essere, loro malgrado, vittime inconsapevoli di una ferocia inaudita.
Vedere giovani calciatori cercare, invano, una via di fuga onde evitare di essere pestati senza alcuna ragione è stato, per me, un duro colpo, difficile da incassare, che mi spinge a determinarmi a tutela della Società Marcellina Calcio, non solo in quanto associazione sportiva dilettantistica e no profit, ma soprattutto in quanto rappresentante di una intera cittadinanza che cercava di far conoscere il nome della piccola comunità di Marcellina attraverso lo sport. Siamo stanchi di assistere a questa barbarie, sono ancora nei nostri occhi i funerali del povero Armando Licursi, ucciso in uno spogliatoio di una cittadina del cosentino solo perché dirigente sportivo della squadra avversaria e non ci rendiamo conto che così uccidiamo non solo il calcio ma anche la speranza di aggregazione che solo lo sport può regalarci.
A mio parere, per mettere fine a questo scempio, dobbiamo impegnarci tutti nella prevenzione a partire dalle istituzioni pubbliche, passando per la scuola e le famiglie per trasmettere la cultura decubertiana de “l’importante è partecipare” e non vincere a tutti i costi. Ad ogni buon conto, spero che il Comitato Regionale Calabria FIGC –LND, voglia applicare severe sanzioni disciplinari a carico della Società calcistica del Tarsia e, soprattutto, che i responsabili di quest’insano gesto siano presto assicurati alla giustizia e che, attraverso l’applicazione del DASPO, venga contestata loro la flagranza differita e vengano, perciò, giudicati in un processo per direttissima con pene severe che possano anche servire da monito per altri scalmanati che, purtroppo, ogni domenica, si avvicinano alle manifestazioni sportive solo per sfogare la propria violenza. Sarà mia cura, quindi, attenzionare la questione agli organi comunali al fine di invitare il Consiglio Comunale di Santa Maria del Cedro ad adottare una deliberazione formale che dia mandato al Sindaco p.t. a costituirsi parte civile nel procedimento penale che si incardinerà a seguito dei fatti avvenuti a Tarsia, previo invio di una formale comunicazione al Sindaco p.t. di Tarsia con la quale tutta la cittadinanza di Santa Maria del Cedro esige le scuse formali da parte di quella comunità che, vorrà, ne sono certo, prendere le distanze da questo gruppo di facinorosi.