Morano Calabro :: Fervono i preparativi per la Festa di primavera.
MORANO CALABRO :: 24/03/2009 :: Li vedi impegnati nella predisposizione di un coloratissimo battage pubblicitario ispirato alla conservazione dell’ambiente ed alla promozione della cittadinanza attiva. Se gli fai visita mentre lavorano, ti accolgono da cortesi anfitrioni e con garbo e professionalità ti illustrano attività ed elaborati in itinere. Sono i docenti e i discenti dell’Istituto Comprensivo moranese, guidati dalla poliedrica dirigente Isabella grisolia, in trincea per spalancare le porte dell’unico presidio didattico accreditato in loco alla società civile.
L’occasione, come anticipato nei giorni scorsi, la fornisce la “Festa di primavera”, meglio nota con la precedente denominazione di “Festa dell’albero”, organizzata dall’agenzia formativa in collaborazione con la stazione del Corpo Forestale dello Stato, il patrocinio del Comune di Morano e il prezioso contributo logistico del Gruppo speleo del Pollino.
Istituita da un decreto dei ministeri delle Politiche agricole e forestali e della Pubblica istruzione, la manifestazione si terrà venerdì 27 marzo prossimo negli spazi antistanti la scuola media ove, condizioni meteo permettendo, saranno poste a dimora ortensie, abeti rossi, lecci, catalpe ed altre piante e cespugliose da fiore donate dall’Ufficio Territoriale della Biodiversità di Mongiana (VV).
Parteciperanno alla cerimonia, oltre ai 336 studenti dei tre ordini (Infanzia, Elementari e Medie) ed a tutti gli educatori, la prof.ssa Isabella Grisolia, il Commissario straordinario del Comune di Morano, Giuseppe Di Martino, il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, le coordinatrici dell’evento, Maria Teresa Filomena, Antonietta Giuliani, Santina Ferraro, l’ispettore superiore Mimmo Madormo in rappresentanza del CFS, associazioni culturali e di volontariato tra le quali Viva, Svoltiamoci, Libero moranese, il gruppo di Protezione Civile guidato da Roberto Berardi, il Centro anziani e una cooperativa del consorzio sociale GOEL fondato da mons. Bregantini.
“L’iniziativa – ha commentato la dott.sa Isabella Grisolia – ha una straordinaria valenza formativa. Coinvolgendo un’ampia fetta della società, famiglie degli studenti, sodalizi vari e l’intero corpo insegnante, si coniuga con le finalità di un percorso le cui prerogative attengono ai concetti d’integrazione dell’istituzione scolastica con il territorio ed alla crescita della qualità pedagogica”.
Dunque, multidisciplinarità e non solo, nella festa di primavera. In scaletta, infatti, compaiono i bambini, veri protagonisti della giornata, chiamati a recitare poesie e filastrocche tematiche. A margine, poi, si assisterà alla premiazione del concorso “All’improvviso non sono più io”, competizione artistico-letteraria alla quale hanno preso parte tutti gli alunni del Comprensivo.
“La Scuola – affermano le coordinatrici del progetto – è interessata a promuovere i valori della legalità, della cittadinanza attiva e, nella fattispecie, del rispetto per l’ambiente e le sue peculiarità. Abbiamo tentato di sensibilizzare i ragazzi circa la salvaguardia delle specie arboree e delle essenze silvestri autoctone. La constatazione del pericolo cui sono soggette queste risorse anche per la forte incidenza specie nel meridione d’Italia, degli incendi boschivi, – aggiungono Filomena, Giuliani e ferraro – ha rinfocolato, in chiave moderna, una tradizione che risale al 1902, erroneamente ritenuta demodé. E che invece rivaluta l’ambiente, rurale o urbano, additandolo come opportunità di sviluppo”.
Secondo il Commissario Di Martino, è importante “impedire al virus pernicioso dell’indifferenza e del disinteresse verso il patrimonio di annidarsi laddove non dovrebbe. In simile contesto – afferma il funzionario della Prefettura di Cosenza – appare fondamentale il ruolo della Scuola quale componente delegata ad introdursi adeguatamente nei processi di crescita delle popolazioni; indicando, nel caso specifico, la tutela della biodiversità come uno dei parametri necessari per approdare al discusso equilibrio tra comunità umane e ambiente”.
Pino Rimolo