Neuropsichiatria infantile: Mannarino (FDI), “Calabria isolata”.
PAOLA :: 08/09/2021 :: Spesso nella rivendicazione del fondamentale diritto alla salute, tra tutti la riapertura degli ospedali chiusi e il potenziamento degli esistenti, fa difficoltà ad emergere la voce ed il dramma delle tante famiglie che subiscono ancora di più la carenza di servizi e prestazioni, soprattutto nei casi di patologie particolari o addirittura rare. È il caso di quanti vengono letteralmente lasciati soli ad affrontare, tra le diverse, le patologie neuropsichiatriche dei propri figli costretti ad emigrare fuori regione per ricevere assistenza perché in Calabria non esistono riferimenti.
È quanto dichiara l’avvocato Sabrina Mannarino, candidata per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria (Circoscrizione Nord) nella lista Fratelli d’Italia a sostegno di Roberto Occhiuto Presidente, accogliendo e facendo propria la denuncia di Antonio Alvaro, un padre che dopo 20 anni dedicati alla cure dei figli ha deciso di lanciare una petizione per chiedere l’attivazione di un reparto di neuropsichiatria infantile, di cui la Calabria al momento è letteralmente sprovvista.
Siamo certi – continua l’avvocato – che il futuro Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto che nei giorni scorsi ha sottolineato l’esigenza ormai improcrastinabile del superamento della fallimentare stagione commissariale della sanità regionale saprà destinare attenzione ed impegno particolari soprattutto nei confronti delle cosiddette categorie invisibili. Le cure sanitarie in uno Stato civile – concordiamo con lui – devono essere gratuite e garantite a tutti.
La prossima Giunta regionale non potrà non tenere in considerazione, ad esempio, il necessario potenziamento dei Centri di Igiene Mentale (CIM) e Centri di Salute Mentale (CSM) sia a livello strutturale che di personale addetto.
Andranno monitorate ed attenzionate anche le realtà come i SERT (Servizi per le Tossicodipendenze) che giocano un ruolo fondamentale per il superamento della piaga sociale delle dipendenze, non solo da sostanze stupefacenti, ma anche dall’alcol.
Si dovrà lavorare, infine, per dare risposte a quanti sono affetti dal Disturbo di personalità associato a una dipendenza, noto anche come Doppia Diagnosi. È vergognoso che il centro convenzionato pet per tale patologia più vicino alla Calabria sia nel Lazio. È una discriminazione per quanti non possono rivolgersi a centri specializzati che va risolta.