Norimberga :: A giugno cala la fiducia degli italiani nella ripresa economica.
Presentato da GfK l’indice di fiducia dei consumatori in Europa per il secondo trimestre del 2016.
NORIMBERGA :: 14/07/2016 :: Tra marzo a giugno 2016 cala di quasi 10 punti l’indice di fiducia degli italiani: aspettative al ribasso per quanto riguarda economia e redditi, mentre rimane in area positiva la propensione all’acquisto. A livello europeo, invece, l’indice di fiducia aumenta di 4,1 punti, assestandosi a 13,1 punti. Un dato medio che riflette una situazione molto eterogenea: sui risultati dei singoli paesi pesano soprattutto le questioni locali. Per il futuro, si teme l’effetto della Brexit, che sta già minando la fiducia degli inglesi.
Gli italiani sembrano avere poche speranze nella ripresa: a giugno l’indice di fiducia dei consumatori rilevato da GfK si è attestato a -31,3 punti, con un calo di 9,9 punti rispetto al mese di marzo. Si tratta della diminuzione più significativa registrata a livello europeo negli ultimi tre mesi. Il trend positivo degli ultimi mesi del 2015 sembra ormai un ricordo lontano. A pesare sono sicuramente il persistere della crisi economica e finanziaria, l’arrivo di un elevato numero di migranti e l’andamento del tasso di disoccupazione che, pur avendo registrato un lieve calo negli ultimi mesi, rimane tra i più alti in Europa (11,5%).
Non c’è quindi da meravigliarsi se i consumatori italiani non si aspettano un miglioramento della situazione economica personale nei prossimi mesi: a giugno, infatti, l’indicatore delle aspettative di reddito è sceso a -7,1 punti, con un calo di 4,1 punti rispetto al valore di marzo. Nonostante la crisi economica e l’elevato tasso di disoccupazione, gli italiani sembrano avere ancora voglia di spendere, come dimostra l’andamento dell’indicatore della propensione all’acquisto, che a giugno ha raggiunto i 20,6 punti. Sebbene in calo di 5,8 punti rispetto al mese di marzo, questo valore risulta particolarmente positivo se paragonato ai livelli dello scorso anno, rispetto ai quali ha registrato un aumento di 16 punti.
Andando a vedere il valore complessivo a livello europeo, l’indice aumenta invece di 4,1 punti nel periodo compreso da marzo a giugno 2016, raggiungendo 13,1 punti, il valore più alto da marzo 2008.