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Oltre 7.300 presenze nel ponte di Ferragosto al Museo dei Bronzi.

REGGIO CALABRIA :: 16/08/2023 :: Oltre 7.300 i visitatori che si sono recati al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria nel lungo ponte di ferragosto grazie anche all’apertura straordinaria di lunedì 14 voluta dal Ministro della Cultura Giuliano Sangiuliano. Lo rende noto la direzione del Museo. “Un altro risultato importante – afferma il direttore Carmelo Malacrino – dopo il primo finesettimana di agosto. Il Museo continua ad essere un grande attrattore per turisti e cittadini e il giorno con maggiore afflusso è stato sabato 12 agosto, con 1.909 ingressi. Come sempre, un grande ringraziamento va allo staff che con costante cortesia e professionalità assicura un servizio accogliente, efficiente e sicuro”. Al museo reggino continuano le “Notti d’estate”, con le aperture prolungate fino alle 23 (ultimo ingresso 22.30), il giovedì e sabato fino al 9 settembre. Dalle 20 il prezzo del biglietto sarà di soli 3 euro, maggiorato di 1 euro a favore del patrimonio culturale danneggiato dall’alluvione in Emilia Romagna. E intanti a cinquantuno anni esatti dalla scoperta dei Bronzi di Riace, era il 16 di agosto del 1972, il MArRc propone la mostra “I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia”, percorso multimediale curato dal direttore del Museo, Carmelo Malacrino. Le foto d’epoca e i filmati degli archivi di Rai Teche accompagnano i visitatori alla scoperta di una storia straordinaria, immergendoli tra le voci dei protagonisti dei momenti salienti di mezzo secolo di storia delle due statue: la scoperta, i restauri, le esposizioni. “Il 16 agosto resterà sempre una data da celebrare in Calabria – sostiene Malacrino – perché il rinvenimento dei Bronzi di Riace si annovera tra le scoperte più sensazionali dell’archeologia subacquea, con tanti misteri ancora irrisolti”. “Quel che è certo – aggiunge il direttore del museo – è che resta sempre emozionante celebrare questa ricorrenza. Dopo il Cinquantesimo anniversario, oggi continuano a festeggiare i Bronzi di Riace, non solo perché restino meravigliosi capolavori del Mediterraneo, ma anche per farli diventare patrimonio dell’umanità”.