Paola (Cs) :: Danni in una abitazione.
PAOLA :: 19/03/2008 :: Persone non identificate hanno devastato, a Paola, l’abitazione di Ulisse Serpa, arrestato nel luglio dello scorso anno per estorsione ai danni di due imprenditori e divenuto da poco collaboratore di giustizia. “Appare certamente preoccupante la notizia dell’avvenuta devastazione all’interno dell’appartamento del collaboratore di giustizia, Ulisse Serpa, a Paola. Non v’è dubbio che l’allarmante messaggio si appalesa come il tentativo di frenare il fenomeno del pentitismo che, in questo momento, in Calabria sta rivelandosi estremamente importante e produttivo per il contrasto alla ‘ndrangheta”.
E’ quanto sostiene Angela Napoli, Componente della commissione nazionale antimafia, in merito all’ingresso di alcuni ignoti nell’appartamento di Ulisse Serpa, ubicato nel centro storico della cittadina, con tutta probabilità a poche ore dalla partenza da Paola, per una località del nord. Per la parlamentare il messaggio intimidatorio contro Ulisse Serpa fa trasparire la preoccupazione della ‘ndrangheta, che in questo momento non sta sicuramente vivendo “sonni tranquilli”, non solo perché “allarmata dalla forte attività di contrasto nei suoi confronti, ma anche perché alcuni collaboratori stanno iniziando a rendere noti i rapporti che in Calabria si instaurano tra mondo politico e criminale, in occasione delle varie campagne elettorali. Non vanno, ad esempio, sottovalutate le deposizioni rese, nella giornata di ieri, da un collaboratore di giustizia durante il processo per l’omicidio Fortugno, giacché – conclude Angela Napoli – le stesse non solo evidenziano da quale parte sono finiti i voti della ‘ndrangheta nelle elezioni regionali calabresi del 2005, ma, a mio parere, potrebbero anche dare qualche maggiore indicazione sulla pista da seguire per giungere all’individuazione delle vere responsabilità che hanno portato al delitto del Vice Presidente del Consiglio calabrese”. Secondo gli inquirenti, il raid sarebbe una risposta alla decisione di Serpa di collaborare. Lo scorso anno la stessa decisione era stata presa dal fratello di Ulisse Serpa, Giuliano. Le rivelazioni di quest’ultimo hanno consentito alla Dda di Catanzaro di imprimere un’accelerazione ad alcune inchieste contro la ‘ndrangheta del Tirreno cosentino. Sull’intimidazione ai danni di Ulisse Serpa indagano i carabinieri.
Emilia Manco