Paola (Cs) :: LA GUARDIA DI FINANZA DI PAOLA SCOPRE UN EVASORE DA 7,5 MILIONI DI EURO
PAOLA :: 05/07/2007 :: La Compagnia della Guardia di finanza di Paola, nell’ambito della propria attività di polizia tributaria ha scoperto un evasore totale che ha occultato al Fisco redditi per più di 7,5 milioni di Euro. L’imprenditore è un costruttore edile paolano specializzato in costruzione e ristrutturazione di edifici, un’attività particolarmente redditizia che nel solo 1999 gli aveva fruttato ricavi accertati per più di 7 milioni di euro, tutti sottratti al fisco e tutti realizzati senza impiego di manodopera regolare.
I finanzieri hanno infatti appurato che l’imprenditore oltre a non dichiarare i ricavi non ha neanche regolarizzato i propri dipendenti che quindi lavoravano rigorosamente in nero.Alla determinazione dei ricavi i militari della Guardia di Finanza sono arrivati attraverso l’esame delle dichiarazioni dei clienti dell’imprenditore i quali nelle proprie dichiarazioni dei redditi avevano indicato i costi sostenuti per i lavori commissionati al costruttore paolano.Dal canto suo invece, l’imprenditore, al fine di sottrarsi ai propri doveri fiscali e rendere ulteriormente complicata l’attività di accertamento, si era reso irreperibile dichiarando un luogo di residenza fittizio ed una sede della società altrettanto fittizia in Paola ma svolgendo la propria attività assiduamente in nord Italia.In tal modo il costruttore credeva di poter evitare gli accertamenti tributari in quanto chi di fatto poteva avere cognizione dell’attività imprenditoriale (gli organi accertatori del luogo in cui veniva realmente svolta l’attività) risultava incompetente territorialmente perché la sede dell’impresa risultava essere formalmente a Paola, al contrario chi invece era competente ad avviare i controlli (gli Uffici finanziari e la Guardia di Finanza di Paola) non potevano avere la benché minima visibilità sull’impresa e le sue attività.L’imprenditore non aveva calcolato però che per chi sa usare adeguatamente le banche dati informatiche dell’anagrafe tributaria il fatto di non poter vedere fisicamente il luogo di produzione dell’attività non rappresenta un ostacolo all’accertamento tributario. Ed infatti, avviata l’attività sull’annualità prossima a scadenza (il 1999 appunto) ha già evidenziato una colossale evasione.È da sottolineare il fatto che l’evasione riscontrata pari a 7,5 milioni di euro rappresenta solo una parte dell’evasione che si presume di poter accertare. Infatti altre informazioni verranno dagli accertamenti bancari che sono stati avviati e daranno il loro esito nei prossimi mesi.Per l’intanto, allo scopo di evitare che l’imprenditore si sottragga al pagamento delle sanzioni tributarie, la Guardia di Finanza ha avanzato richiesta di sottoporre a sequestro il suo cospicuo patrimonio immobiliare consistente in cinque immobili adibiti a civile abitazione ed altri tre immobili adibiti ad attività commerciali nonché 5 automobili.Naturalmente, data l’entità dell’evasione l’imprenditore è stato deferito all’autorità giudiziaria per il reato di omessa dichiarazione dei redditi.