Paola :: Palazzo Stillo Ferrara, eccezionale il talento del pianista Lorenzo Bevacqua.
PAOLA :: 24/09/2014 :: Ha riaperto i battenti all’insegna delle amabili sonorità del pianista Lorenzo Bevacqua, Palazzo Stillo Ferrara domenica a Paola, dopo la pausa estiva. La ripresa della XXVII Stagione Concertistica “Armonie e Arte a Palazzo” organizzata dall’Associazione Musicale “Orfeo Stillo”, è avvenuta in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio patrocinate dal Mibac.
Un concerto molto apprezzato dal pubblico che affollava la sala concerti a Palazzo, per la gradevolezza esecutiva del giovane pianista, la preziosità del suono, la ricercatezza, una tecnica squisita, un’intensa espressività. “Doti non comuni, ha spiegato il Maestro Giacomo Pellegrino del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, insegnante di Lorenzo, che stanno rivelando un talento da valorizzare e da seguire scrupolosamente. Peccato, ha aggiunto il Maestro Luigi Stillo, Direttore artistico dell’Associazione, dovrà recarsi all’estero per essere dovutamente apprezzato, perché come sappiamo, in Calabria, ma ormai in tutta la nazione, non si dà peso ai talenti virtuosi come questo. Ed è triste che debba essere così: esistono modelli positivi e talenti virtuosi che vanno persi per questo motivo, bisogna che la Calabria e la nazione intera si svegli”.
Il programma eseguito da Lorenzo Bevacqua, molto ben impostato in un’alternanza equilibrata dal risultato efficace, ha esordito con la Ciaccona in re minore di Bach-Busoni, seguita dalle risplendenti sonorità dei Notturni chopiniani opera 27 numero 2 e opera postuma in do diesis minore, nonché dalla Ballata opera 38 numero 2, e dalla toccata di Camille Saint – Saense, che ha incisivamente concluso la prima parte del programma. Nella seconda parte le complessità sonore della Sonata opera 14 numero 2 di Sergej Prokofiev, hanno attirato l’attenzione del pubblico in modo ancor più particolare, nell’apprezzare la bravura esecutiva del pianista.
La Sonata opera 111 di Ludwig Van Beethoven, infine, l’ultima opera del grande compositore, di grande attualità stilistica e per questo non compresa a suo tempo, ha evidenziato, nel concludere il concerto, l’abilità interpretativa del giovane Lorenzo Bevacqua.
Adriana Sabato