Pizzo Calabro :: Pippo Callipo fa gli auguri al Presidente Scopelliti.
Il secondo argomento, è la trasparenza degli atti amministrativi e legislativi della Regione. Il presidente Scopelliti s’impegni a ridare massima diffusione ed autorevolezza al Burc, che non deve essere uno strumento di potere in mano ad amministratori spregiudicati ma utile per far conoscere ai cittadini gli atti sia della Giunta che del Consiglio Regionale i cui dibattiti sarebbe auspicabile che venissero trasmessi in diretta dalle televisioni, affinché i calabresi si possano rendere conto della qualità delle discussioni e della produttività delle sedute. Sulla qualità legislativa non ci sono parole. E’ stata sempre piegata ai disegni della “casta”, finora è stata pessima e il Consiglio regionale della Calabria, approvando leggi elettorali opache e contorte e addirittura poco prima del voto, ha dimostrato tutta la sua pochezza etica prima che istituzionale,
senza dire delle tante leggi impugnate dal Governo per vizi di costituzionalità che hanno fatto di questo Consiglio regionale uscente lo zimbello del Paese. Scopelliti ponga rimedio a queste sconcezze, rendendo presto operativa la Consulta Statutaria, che la maggioranza uscente ha abrogato dallo Statuto mentre ha approvato la figura oscena del Consigliere regionale supplente che spero non sia, se non vogliamo far ridere l’Italia, mai applicata. La Consulta statutaria deve però essere composta da esperti di diritto non nominati dai partiti, ma da figure da scegliere con criteri obiettivi ed a salvaguardia della stessa Istituzione, affinché professionisti seri ed equilibrati possano dare alle leggi regionali perlomeno il crisma dell’affidabilità tecnica. Sono inoltre sicuro che, anche per sua autotutela, il presidente Scopelliti vaglierà, con l’ausilio di tecnici di sicura scienza giuridica, i decreti, le delibere e tutti gli atti assunti nelle ultime settimane dalla Giunta uscente che hanno fatto strame dell’interesse pubblico e che debbono essere annullati o revocati. A mio avviso c’è bisogno, dopo questi sfortunati cinque anni, di ripristinare il principio di legalità nella Regione, di pubblicare, senza indugi, l’elenco di tutti i consulenti di qualsiasi specie pagati dalla Regione con i profili professionali e i risultati conseguiti. Così come bisogna verificare se i premi che direttori generali e dirigenti incassano sono soggetti a verifica rigorosa o fatta invece all’acqua di rose. Bisogna fare in modo che la Regione, aldilà del colore politico di chi la governa, si presenti al più presto al cittadino come un’Istituzione di vetro, affidabile, in cui chiunque può vedere cosa accade e in cui, soprattutto, accadono cose lecite e volte a fare gli interessi generali. Inutile, infine, che io ricordi al Presidente che sullo stato del bilancio della Regione è necessario dire parole definitive e che sulla sanità c’è l’urgenza di commissariarla, per avere dei punti fermi da cui ripartire. Il Presidente adesso è in carica per cinque anni, ma il buongiorno si vede dal mattino e se la presa di distanza dalle pratiche di malgoverno ci sarà o meno, stia sicuro che i calabresi se ne accorgeranno subito.”