PRAIA A MARE :: 31/03/2021 :: Tre anni oggi dall’album d’esordio della band tortorese che con la sua prima creatura condivide anche il nome: Inschemical. Un rock pulito e cattivo allo stesso tempo, non “modaiolo”, lontano dagli “insani schemi” del nostro tempo: un rock, appunto, affine al loro di tempo.
Un tempo lungo per alcuni, necessario per altri; un tempo “pandemico” per molti, produttivo per gli Inschemical. Enea Bruno, voce e chitarra, Vincenzo Mastrelia, basso, Giovanni Benvenuto, batteria, si stanno preparando a portare nuovamente sul palco i temi a loro cari, con un nuovo album: racconti di vita vissuta, questioni sociali e culturali, che sentono l’esigenza di condividere e trasformare in musica, al fine di favorire il passaggio di “quel messaggio” da orecchio a orecchio, da anima ad anima.
Non ci svelano molto sul loro nuovo progetto – così com’è giusto che sia – ma ci lasciano intuire che il moud è lo stesso: rock puro che, anche stavolta, resta ben lontano da quello snaturamento richiesto dall’attuale panorama musicale; gli Inschemical, insomma, restano fedeli a sé stessi.
Continuano a condividere idee, approfondiscono, sperimentano e creano: attenti ad ogni minimo particolare, a quella “parola”, a quel “suono”, mettono a confronto le loro personalità e le trasferiscono nei loro pezzi. Arrabbiati quanto basta per ribadire, con forza, il loro “no” al sistema corrotto, alle ingiustizie, ai rapporti non umani, alle sovrastrutture. E lo fanno con quella “leggerezza” che solo “quel rock” ti fa respirare, con quella “leggerezza” che ti racconta di come, anche dopo un’autodistruzione, ci si può ricostruire da soli, perché ogni essere umano possiede in sé la forza per la propria autodeterminazione e per scegliere, proprio come cantano gli Inschemical in “Buio” – il brano che portano a Sanremo Rock 2019 – di non arrendersi, mai, a chi gli indica una sola strada.
Carla Sollazzo
