Praia a Mare :: Turismo nel Golfo di Policastro: Dati confortanti ma ora bisogna investire.
Il gruppo studio del Coordinamento adesione al Distretto Turistico Golfo di Policastro ha analizzato dati Istat sul turismo nell'area. Dal confronto con i dati nazionali emergono trend positivi, ma è necessario riqualificare l'offerta ricettiva.
PRAIA A MARE :: 20/12/2019 :: “Bene, ma non benissimo. Il turismo nell’area del Golfo di Policastro presenta dati che parlano di crescita, in linea con quelli nazionali, ma c’è ancora molto da fare. Soprattutto: investire per migliorare la qualità dell’offerta”.
È la conclusione alla quale arriva il Gruppo di coordinamento per l’adesione al protocollo d’intesa per la concretizzazione del Distretto turistico Golfo di Policastro (DTGP). In questi mesi, un gruppo di studio ha analizzato dati Istat sul settore che, nell’intervallo 2014-2018, mostrano trend in crescita. Una luce, insomma, che però deve illuminare la via degli sviluppi futuri.
I DATI DEL TURISMO IN ITALIA E NEL GOLFO DI POLICASTRO (FONTE: ISTAT)
Il turismo in Italia è cresciuto in modo costante nell’ultimo quinquennio. Le località turistiche del “bel paese” hanno totalizzato quasi 429 milioni di presenze nel 2018 contro i 378 milioni del 2014, facendo segnare un saldo positivo di oltre 51 milioni (+13,5%).
Nel 2018, nelle regioni interessate dal costituendo Distretto turistico Golfo di Policastro si è osservato un tendenziale aumento degli arrivi e delle presenze turistiche in linea con il dato nazionale.
Infatti, in Campania i pernottamenti sono cresciuti di oltre 3,6 milioni rispetto al 2014 (+ 20,1%), in Basilicata l’incremento è stato di 500.000 soggiorni (+24%), anche in Calabria il dato è positivo di 1,5 milioni notti (+ 19,5%), nello stesso periodo di riferimento.
I comuni del costituendo DTGP, nel 2018, hanno totalizzato circa 2 milioni di presenze turistiche e 320.000 arrivi. Negli ultimi 5 anni (2014-2018) le presenze turistiche nell’area del Distretto sono aumentate del 17%.
In particolare i comuni più importanti del Golfo di Policastro hanno fatto registrare incrementi significativi dei flussi turistici.
Negli esercizi ricettivi del comune di Camerota (SA), nel 2018, i turisti hanno soggiornato per 794.185 notti, in crescita rispetto al 2014 di 77.111 unità (+10,75%). A Maratea (PZ) le presenze sono passate da 210.832 a 251.680, pertanto la crescita osservata è di 40.848 notti (+ 19,4%). Le strutture ricettive di Scalea (CS) hanno ottenuto la migliore performance in termini di crescita assoluta, nel 2018, le presenze registrate sono state 322.452, nel 2014, si erano fermate a 248.648, l’aumento netto è del 29,7%. In controtendenza, invece, rispetto ai dati nazionali, regionali e distrettuali, le presenze turistiche nel comune di Praia a Mare (CS).
Sebbene gli arrivi siano aumentati di poco più di 3.000 unità (+9,3%), passando da 35.681 del 2014 a 38.681 del 2018, le presenze di turisti hanno subito una drastica riduzione attestandosi a 186.554 nel 2018, a fronte di 218.384 soggiorni del 2014, la diminuzione ammonta a 31.830 notti (-14.6%).
Per quanto concerne l’occupazione netta dei posti letto nelle strutture ricettive del Golfo di Policastro, il dato complessivo si è attestato al 35,1% nel 2018, risultato ancora molto basso visto che la media nazionale è stata del 48,3%
Nel dettaglio tra i comuni del Distretto spicca il lusinghiero 47,3% di Maratea (PZ) e il buon risultato di Camerota (SA) con il 45,3%. Le strutture ricettive di Scalea (CS) hanno occupato i propri alloggi per il 34% delle proprie potenzialità, mentre Praia a Mare (CS) non è andata oltre il 22,4%.
L’ANALISI DEL COORDINAMENTO ADESIONE DTGP
“Come si è visto – informano dal gruppo di studio del Coordinamento per l’adesione al DTGP – la crescita delle presenze turistiche dell’ultimo quinquennio è confortante, sia a livello nazionale che locale. Però, osservando il livello di occupazione dei posti letto delle strutture ricettive si capisce che c’è ancora tanto da fare.
La presenza di turisti stranieri è esigua. Nel 2018 hanno soggiornato nell’area del Golfo per 157.959 notti, solo l’8,17% del totale. Per dare una misura dei margini di miglioramento del settore, si pensi che i posti letto disponibili nell’area di riferimento del costituendo Distretto Turistico (33.618) sono in grado di soddisfare in meno di cinque giorni la domanda proveniente dai turisti stranieri osservata nel corso di tutto il 2018.
Le presenze effettive del 2018 ammontanti a circa 2 milioni, non sono nemmeno la sesta parte di quelle potenziali (12,3 milioni di presenze).
L’assenza di un’infrastruttura aeroportuale, l’obsolescenza di buona parte delle strutture ricettive, le carenze dei servizi pubblici, rendono il nostro territorio poco attrattivo per i turisti stranieri e del centro-nord Italia.
Riteniamo – aggiungono – che per sfruttare al meglio le notevolissime potenzialità che i nostri territori possono offrire, in termini di bellezze naturali, di condizioni climatiche favorevoli per gran parte dell’anno solare, di patrimonio storico-culturale, di enogastronomia, bisogna ritornare ad investire per migliorare la qualità dei servizi pubblici e privati.
L’azione del DTGP dovrà essere orientata al controllo e all’indirizzo degli standard qualitativi dei servizi offerti nelle varie strutture private e dagli enti pubblici, in modo da soddisfare la domanda sempre più articolata proveniente dai turisti.
C’è la possibilità di attingere ai fondi comunitari per migliorare la qualità dei servizi, però bisogna fare squadra, occorre realizzare un sistema integrato e di conseguenza rendere omogenea la nostra offerta turistica.
L’idea del Distretto Turistico è nata proprio per mettere insieme gli amministratori locali e gli operatori turistici. Bisogna che i principali stakeholder ritornino a dialogare, a sedersi intorno a un tavolo, a guardarsi negli occhi.