Reggio Calabria (Cs) :: Trenitalia si dimentica sempre della Calabria.
REGGIO CALABRIA :: 17/11/2007 :: Ci risiamo. Trenitalia annuncia che il prossimo 9 dicembre procederà con la cancellazione di una serie di collegamenti che sanciranno ancora di più l’isolamento della Calabria e in particolare della provincia di Reggio.
Infatti, la Divisione passeggeri di Trenitalia nel riprogrammare gli orari dei treni ha deciso di sopprimere la tratta dei treni Intercity 566 da Crotone a Milano ed Intercity 533 da Milano a Crotone; ed ancora i treni Intercity in partenza da Crotone e da Sibari, attualmente diretti a Torino, si fermeranno a Roma Termini e ancora i treni “espresso” Reggio Calabria-Bari e viceversa sopprimeranno molte delle fermate attualmente previste in Calabria. Sul versante tirrenico, poi, verranno aboliti gli Eurostar 9371, Roma-Reggio Calabria e 9378 Reggio Calabria-Roma e gli Intercity 507, Torino-Reggio Calabria e 530 Reggio Calabria-Torino.
Tutto ciò accade proprio nel momento in cui il Ministero dei Trasporti e le Ferrovie dello Stato avrebbero dovuto privilegiare il trasporto ferrato vista la grave situazione in cui versa l’A3 e quindi i collegamenti in Calabria. Ancora una volta il PdCI condanna questa strategia punitiva messa in atto da Ferrovie dello Stato S.p.A. e da Trenitalia e ribadisce che assumerà ogni iniziativa utile per far sì che i cittadini calabresi e reggini non restino isolati dal Paese.
In tutto questo risulta quantomeno singolare l’assoluta mancanza di iniziative e la più completa latitanza da parte del Ministro dei Trasporti che a gennaio aveva annunciato una riprogrammazione del servizio attenta alle esigenze del territorio e dei suoi cittadini, mentre invece tutto questo è contraddetto dai fatti che si muovono nella direzione opposta visto che si continua nella logica dei tagli e delle soppressioni.
FS e Trenitalia devono cambiare politica e strategia aziendale e se non lo fanno loro dovrebbe essere il governo e specificamente il ministero dei trasporti a imporre una svolta seria ed efficace ammenocchè come risulta ormai evidente non via acquiescenza e connivenza.
Una società a totale capitale pubblico non può assolutamente pensare di guardare solo al puro profitto, ma deve innanzitutto garantire invece un servizio a tutti gli utenti.
Il Partito dei Comunisti Italiani, impegnato da tempo nella lotta in difesa dei pendolari e degli utenti, sarà sempre vicino ai cittadini che adesso corrono il rischio di dover vivere in una provincia isolata non solo per quanto riguarda la strada ferrata, ma anche per le difficoltà dei collegamenti via terra, a causa dei lavori di ammodernamento dell’A3 e per la grave situazione del trasporto via mare, contribuiranno a creare solo effetti negativi sul già debole tessuto sociale, economico e culturale della regione. Per questo ribadiamo il nostro no a Trenitalia.