Reggio Calabria :: Gli appuntamenti del Cai.
E' previsto l'intervento della prof. Maria Fonte, professore associato di Economia agraria presso la Facoltà di Economia dell'Università di Napoli Federico II e co-autrice del volume "Aspromonte – natura e cultura nell'Italia estrema". La sezione reggina del CAI, promotrice dell'incontro, oltre alle normali attività operative, intende quindi portare alla ribalta le tematiche connesse allo sviluppo sostenibile del territorio aspromontano, le cui potenzialità sono ancora espresse solo in minima parte. Il tema trattato ha trovato ampia risonanza e risposta da parte delle Amministrazioni locali, tanto che è prevista la partecipazione del Presidente della Provincia, avv. Giuseppe Morabito, del Sindaco di Reggio Calabria, dr. Giuseppe Scopelliti, nonché di rappresentanti di altre Amministrazioni ed Enti locali direttamente interessati, quali il Sindaco del Comune di Santo Stefano in Aspromonte, dott. Michele Zoccali. L'incontro, dal titolo "TREKKING, ECOTURISMO E TURISMO VERDE IN ASPROMONTE – realtà e opportunità di sviluppo", cui tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, si terrà SABATO 7 FEBBRAIO alle ORE 10.00 – 12.30 presso l'Aula Magna dell'ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI in Via XXV Luglio n. 10 – Reggio Calabria
NVITO ALLA LETTURA
Per una sezione del CAI come la nostra, che si chiama Aspromonte, non si può restare indifferenti alle vicende di cronaca nera che hanno funestato, nel recente passato, la nostra montagna. Ci riferiamo alla tragica stagione dei sequestri che ebbe risonanza nazionale ed oltre. Abbiamo pertanto letto con curiosità "ANIME NERE" di Gioacchino Criaco per i tipi di Rubbettino e ne siamo rimasti colpiti. Un noir mozzafiato, esploso dal ventre della Locride, gravido di segreti malcelati. Anime nere traccia la parabola esistenziale di tre giovani figli dell'Aspromonte che, bramosi di conquistare una vita diversa da quella ricevuta in dote, intraprendono un cammino fuori dalle regole. Danno e subiscono violenza, in un crescendo febbrile che dilagherà sempre più lontano: dal nord Italia all'Europa, dall'Aspromonte dei sequestri alla finanza globale. I personaggi, Luciano, Luigi e la voce narrante, percorrono sino in fondo il sentiero di sangue da loro stessi tracciato. Sono contigui alla 'ndrangheta. E cattivi. Ma alla loro cattiveria hanno contribuito in tanti. La distinzione fra il bene e il male è però netta, impietosa, anche se nella loro vita, oltre alla violenza e al dolore, c'è una realtà inaspettata, fatta di affetti, amore, arcaicità. E c'è il mondo modernissimo di Milano, dei traffici, della corruzione. Sulla loro strada incontrano trafficanti di droga, terroristi arabi, imprenditori, politici, in una commistione che riflette il volto impresentabile della Nazione. Una curiosità: in diversi brani il protagonista si dichiara difensore della natura e quindi condanna i pastori che uccidono i lupi o chi avvelena i torrenti per catturare le trote. Non ci convince tale sensibilità verso gli animali da parte di chi non ne ha alcuna verso gli uomini in quanto assassino.