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REGGIO CALABRIA :: 11/02/2010 :: Una foltissima delegazione di lavoratori delle Comunità montane calabresi ha partecipato ieri mattina alla Assemblea straordinaria convocata da CGIL CIUIL Funzione Pubblica regionali presso il Consiglio Regionale a Reggio Calabria, in occasione dei lavori dello stesso per l’approvazione del Bilancio regionale. Come si ricorderà, a seguito dei tagli ai trasferimenti operati dal Governo nazionale, le Comunità Montane sono state messe nelle condizioni di non poter redigere e approvare il bilancio per il 2010.
A fine dicembre il sindacato e i lavoratori avevano ottenuto dall’incontro con i capi gruppo in Consiglio, l’impegno di prevedere in Finanziaria regionale 2010, un provvedimento tampone di garanzia degli stipendi per sei mesi, in attesa di definire la riorganizzazione degli Enti.Questa mattina una rappresentanza delle segreterie regionali CGIL CISL UIL è stata ricevuta dal consigliere Pacenza, referente sulla legge finanziaria in Consiglio.Natale Pace, nel suo intervento ha dato atto al Consiglio Regionale per la prima, anche se parziale risposta agli impegni assunti, avendo previsto nel collegato alla legge finanziaria (art.1) il finanziamento di 4 milioni di euro per le Comunità Montane, ma anche del fatto che si è scelta la strada più corretta e nel supremo interesse dei calabresi di portare in approvazione il bilancio, piuttosto che operare, come era possibile, con la gestione provvisoria.Pace ha lamentato però che era sbagliato e non era questo l’impegno assunto dai capigruppo, avere previsto nel collegato che i 4 milioni fossero assegnati alle Comunità montane per spese di gestione, funzionamento e personale, chiedendo che le risorse fossero finalizzate solo al pagamento degli stipendi, come concordato. Il Consigliere Pacenza ha assunto impegno di relazionare per come richiesto dal Sindacato ed ha assicurato CGIL CISL UIL che la variazione richiesta sarebbe stata effettuata, condividendone i motivi. Lo stesso ha anche informato le OO.SS. che nel bilancio era stato confermato lo stanziamento storico sulle comunità montane di circa un milione e mezzo per il funzionamento ordinario e che il Dipartimento regionale aveva predisposto il ricorso giurisdizionale contro i tagli del Governo al Fondo Consolidato