RENDE :: 27/04/2020 :: “La diffusione dell’epidemia in Calabria potrebbe essere 6 volte più elevata rispetto al valore che si osserva e addirittura in provincia di Catanzaro 12 volte rispetto a valore osservato”. Lo scrive Giuseppe De Bartolo, Docente di Demografia dell’Università della Calabria, sul sito www.opencalabria.com.
De Bartolo consiglia pertanto “molta cautela riguardo ai tempi e ai modi di riduzione delle misure di confinamento e di chiusura che fino ad oggi hanno dato buoni risultati”. “Come costatiamo giornalmente, seguire l’andamento di questa pandemia non è semplice nemmeno per gli addetti ai lavori – si legge sul sito – perché le misure delle variabili utilizzate danno comunemente una visione parziale della realtà. Solo per fare qualche esempio, ricordiamo che il numero dei contagiati forniti di volta in volta dalla Protezione civile riguarda soltanto i casi “conclamati”, cioè coloro che sono stati sottoposti a tampone; di conseguenza da questa conta mancano gli asintomatici e coloro che comunque non si rivolgono alle strutture pubbliche.
“noltre, anche le statistiche dei deceduti, che dovrebbero essere quelle più robuste, registrano soltanto i “tamponati” e non gli altri. Quando tutto sarà finito, o quasi – scrive De Bartolo – è vero che sarà possibile calcolare un tasso di mortalità definitivo per mille abitanti per Covid-19, ma anche in questo caso si otterrà ancora una volta un valore sottostimato per le ragioni dette prima sui deceduti. Non solo, ma a quell’epoca, non sarà possibile conoscere nemmeno il reale tasso di letalità della malattia per l’impossibilità di avere contezza del numero effettivo dei contagiati”.