Roggiano Gravina ::
Puntuale e molto attento agli interventi che si sono succeduti, il candidato Presidente Scopelliti ha ascoltato ed appuntato tutte le sollecitazioni avanzate nel discorso dell’imprenditore candidato. Franco Salerno ha mostrato subito tutto il suo carattere e non ha nascosto le sue ambizioni. “Ho deciso di scendere in campo – ha esordito l’imprenditore di Roggiano Gravina – perché sentivo il sostegno e l’appello della gente dell’Esaro di rappresentarla al posto di chi, invece, in questi ultimi cinque anni non ha fatto niente o ben poco per questo territorio, per manifesta incapacità politica e per mancanza di autorevolezza con i colleghi consiglieri. Purtroppo, quando pensi solo ad andare a sinistra e destra per vedere di trovare uno spazio per te e non per la collettività che ti ha espresso, quando non tieni la barra dritta e ben indirizzata verso le necessità del tuo territorio, ma pensi solo a chi prestare il tuo voto in Consiglio Regionale, non è mai possibile concludere granchè”. Un chiaro appello al voto consapevole, fatto da chi sente di poter vincere, anche nella politica, la sfida che, con grandi sacrifici e da uomo di semplici origi
ni, ha già vinto come imprenditore nel proprio territorio. “Così come ho deciso di avviare la mia sfida imprenditoriale restando nella mia terra, per la mia gente, così voglio vincere questa competizione elettorale per mettermi al servizio delle amministrazioni locali e per il popolo dell’Esaro. In giro sentite Callipo chiedere a tutti di restare in Calabria, come se fosse una ricetta nuova o un appello mai accolto. Facile a dirsi, per lui che ha ereditato un’azienda già affermata dai suoi genitori e dai suoi nonni, molto più difficile a farsi quando inizi da zero ed hai un ambiente ostile in cui provare a realizzarti. E non parlo solo della criminalità organizzata, ma anche di quella politica che, volutamente, con la sua miopia o con la sua strategia del bisogno, dentro cui mantiene ognuno di noi, rende difficile lo sviluppo. Io sono rimasto in Calabria, mi sono realizzato nella mia terra, ho aiutato molte famiglie della Valle dell’Esaro a migliorare la propria condizione con la mia attività e ho dimostrato a me stesso, prima che agli altri, che anche da qui è possibile conquistare mercati e segmenti importanti del commercio internazionale, senza per questo cedere alle lusinghe infami della malavita e senza l’appoggio di questo o di quel politico promettente”. È un Franco Salerno determinato, pronto a stravolgere questo sistema clientelare e che vuole dare un futuro ai giovani e alla gente di questa provincia. Idee chiare e punti programmatici precisi: in difesa dell’ospedale Pasteur, per una seria tutela dell’ambiente e del territorio, per una conclusione immediata dell’atavica questione della diga sull’Esaro, per un piano infrastrutturale che torni utile alle imprese della zona, per un miglioramento della viabilità e dei trasporti per migliorare gli scambi commerciali e di sistema, per un’agricoltura specializzata che rappresenti le tradizioni del passato ma anche un’opportunità di lavoro per i giovani. Una stoccata diretta il candidato Salerno l’ha vibrata anche contro la direzione delle cinque aree di sviluppo industriale della provincia di Cosenza, rea di negare, con il suo regolamento e con il balzello sulle vendite e gli affitti, il principio fondamentale della proprietà privata. “Voglio rimettere al centro delle attenzioni della politica la persona, ripristinando l’ordine delle cose e la legalità per i legittimi diritti di ognuno. La mia esperienza di imprenditore la voglio donare alla politica, per aumentare l’efficienza del sistema, per garantire una reale trasparenza degli atti e per diminuire quei gravi deficit che ci mettono in coda ad ogni classifica”.