Roma :: Coronavirus: nella bozza del nuovo Dpcm stop a piscine e palestre e stretta sulla ristorazione.
ROMA :: 24/10/2020 :: Raccomandazione a non spostarsi dal comune di residenza, stretta sulle attività di ristorazione e stop per piscine, palestre, cinema e teatri. Sono solo alcune delle misure previste nella bozza del nuovo Dpcm sul quale sta lavorando il Governo. La via tracciata da Giuseppe Conte e dai capi delegazione della maggioranza, riuniti questa mattina a Palazzo Chigi, sembra andare spedita verso una nuova stretta per cercare di abbassare la curva dei contagi, ormai fuori controllo.
Ristorazione
Da lunedì prossimo 26 ottobre, ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie dovranno rimanere chiusi la domenica e nei giorni festivi, durante la settimana invece potranno restare aperti. Sull’orario non ci sono ancora indicazioni precise: si ipotizza dalle 5 fino alle 18, o alle 20. Il consumo al tavolo è consentito solo per quattro persone a tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.
Piscine, palestre, teatri
Quello di una settimana era stato una sorta di avvertimento, da lunedì invece si potrebbe andare verso la chiusura di palestre, piscine, ma anche di cinema e teatri. Inoltre, anche i centri commerciali saranno chiamati a rispettare regole più stringenti: dovrebbero restare chiusi durante il fine settimana,
Scuola
La scuola rimarrà aperta, ma per le superiori sarà introdotto la didattica a distanza al 75 per cento. «Fermo restando – recita la bozza del Dpcm – che l’attività didattica e educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, per contrastare la diffusione del contagio, previa comunicazione al ministero dell’Istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferite agli specifici contesti territoriali, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari al 75% delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9».
Spostamenti tra comuni
Non è ancora un divieto ma una raccomandazione. Nella bozza del nuovo Dpcm, però, gli spostamenti tra comuni sarebbero sconsigliati: «È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune».
Mascherina in casa se ci sono ospiti
La seconda raccomandazione che viene riportata nella bozza riguarda l’uso della mascherina in casa in caso di visite di non conviventi. Mascherine quindi «anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi. È fatto obbligo di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro».
Competizioni sportive non agonistiche
La stretta sullo sport non riguarda solo palestre e piscina. «Sono sospesi – recita infatti la bozza del Dpcm – gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; restano consentiti gli eventi e le competizioni sportive, nonché le sedute di allenamento degli atleti agonisti, riguardanti gli sport individuali e di squadra – riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali».
Sale bingo e gioco e parchi divertimento
Chiusura anche per sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Come anche quelle dei «parchi tematici e di divertimento; è consentito l’accesso di bambini e ragazzi – si legge nella bozza – a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia».
Vietate le feste
Stretta anche sulle feste. «Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto – aggiunge – ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. Sono vietate le sagre, le fiere e gli altri analoghi eventi».