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Rossano :: Guardia di Finanza :: Operazione Oil non Oil: smascherata truffa.

ROSSANO :: 16/10/2009 :: Questa mattina, la Compagnia di Rossano ha tratto in arresto nr. 05 persone per concorso in truffa aggravata ai danni del bilancio comunitario e nazionale e violazioni in materia urbanistica e sequestrate numerose disponibilità mobiliari, immobiliari e finanziarie, tra cui l’intero complesso aziendale “Terre di Calabria s.r.l.” e l’appezzamento di terreno sul quale è stato realizzato.

L’operazione, che scaturisce da una serie di articolate e complesse indagini svolte dalle Fiamme Gialle, è svolta in esecuzione ad un decreto di applicazione di misure personali e patrimoniali del G.I.P. di Rossano, D.ssa Federica COLUCCI su richiesta del Procuratore della Repubblica, Dott. Leonardo LEONE DE CASTRIS e del Sostituto Procuratore Dott. Paolo REMER, nei confronti dei principali soggetti ritenuti responsabili di una indebita percezione di finanziamenti comunitari e regionali disposti dal POR Calabria 2000/2006.

L’attività dei finanzieri, difatti, si incentrata, tra l’altro, sulla  società “Terre di Calabria s.r.l.” di Rossano che, in relazione ad un progetto ammesso ad un finanziamento complessivo di Euro 3.700.000,00 per la realizzazione di un centro di stoccaggio e imbottigliamento integrato di olio extravergine biologico e dop” nell’area A.S.I. – (Consorzio per lo Sviluppo Industriale per la provincia di Cosenza), ha richiesto ed ottenuto un contributo effettivo per €. 1.850.000,00.

L’investimento è inserito in un Progetto Integrato di Filiera (P.I.F.) ben più ampio della singola iniziativa, gestito dal consorzio “CO.TE.C. – Olivicolo Biologico e D.O.P.”, di Corigliano Calabro. Lo stesso consorzio, infatti, è stato originariamente ammesso ad un finanziamento complessivo di 20.000.000,00 di Euro, dei quali ne ha effettivamente ottenuto circa 10.000.000,00.

L’attività investigativa ha fatto emergere che l’opificio industriale realizzato dalla società “Terre di Calabria” s.r.l., oggetto dell’odierno sequestro, oltre ad essere stato realizzato abusivamente in quanto la società beneficiaria non ha mai ottenuto alcuna concessione edilizia o permesso a costruire, è stato costruito su terreno di proprietà di terzi, ossia di un altro soggetto giuridico.

 

Nonostante tale palese violazione, il programma d’investimento della “Terre di Calabria s.r.l.” è stato “”regolarmente collaudato”” nei vari stati di avanzamento lavori dai collaudatori della Regione Calabria a ciò deputati che, con il loro comportamento connivente, non rilevando le numerose e ripetute irregolarità riconducibili, in parte, anche a numerose false quietanze liberatorie rilasciate da vari fornitori (anch’essi indagati nell’ambito del procedimento penale in atto), hanno consentito alla società di percepire le relative quote di finanziamento.    

I numerosi artifici e raggiri posti in essere dai soggetti indagati hanno indotto in errore, sia la Regione Calabria nell'erogazione del finanzia
mento pubblico sopra citato di euro 1.850.000,00, sia l’Agenzia delle Entrate di Rossano che, relativamente alle annualità 2006 e 2007, ha proceduto ad un rimborso dell’IVA di Euro 663.000,00 indebitamente richiesto dalla società attraverso l’utilizzo di tali falsi documenti e fatture risultate nelle indagini relative ad operazioni inesistenti.

Nei confronti delle società coinvolte nelle indagini sono stati già svolti accertamenti fiscali che hanno consentito di constatare elementi positivi di reddito non dichiarati e/o non contabilizzati pari ad euro 6.500.000,00 circa, elementi negativi di reddito non deducibili pari a circa euro 3.850.000,00, IVA dovuta e relativa per euro 1.555.000,00, IRAP per euro 86.000,00 e imposta di registro pari ad euro 300.000,00.

La complessa attività d’indagine va a collocarsi nell’ambito di una più ampia azione incisiva di contrasto che ormai da tempo i militari della Compagnia della Guardia di finanza di Rossano svolgono a tutela degli interessi economici e finanziari dell’Unione Europea e dell’Italia, per garantire un sano sviluppo economico ed occupazionale del paese e tutelare il mercato della libera concorrenza.