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Sanità: a giudizio ex commissario Calabria Scura.

COSENZA :: 22/04/2022 :: Il gup del Tribunale di Cosenza ha rinviato a giudizio l’ex commissario alla sanità in Calabria Massimo Scura e l’ex direttore generale del Dipartimento Salute della Regione Antonio Belcastro ed ha prosciolto l’altro ex commissario alla salute Saverio Cotticelli. La decisione del Gup Pietro Santese è relativa all’inchiesta denominata “Sistema Cosenza” e coordinata dalla procura cosentina sui presunti falsi bilanci che sarebbero stati redatti nel triennio 2015-2017 nell’Azienda sanitaria provinciale. Oltre a Scura e Belcastro sono stati rinviati a giudizio altri 13 imputati. La prima udienza è stata fissata per il 22 settembre.

Tra i rinviati a giudizio figurano l’ex commissario dell’Asp Raffaele Mauro e vari dirigenti dell’Azienda. Secondo l’accusa contestata dalla Procura della Repubblica, all’Asp di Cosenza, nel triennio 2015-2017, i bilanci dell’Azienda sarebbero stati falsificati allo scopo di ridurre il deficit ed arrivare così ad un allineamento, anche se posticcio, con il bilancio preventivo regionale. In particolare, secondo i pm, per edulcorare un buco di bilancio già sostanzioso, il management dell’Azienda avrebbe omesso, tra le altre cose, di riportate in bilancio le cifre del contenzioso legale che, da solo, ammonterebbe ad oltre mezzo miliardo di euro. Inoltre ci sarebbe stato il disallineamento tra il saldo di cassa effettivo disponibile e quello risultante in bilancio legato a 54 milioni di euro di “sospesi di cassa”, somme non più disponibili, secondo le indagini, perché già pagate per pignoramenti e la mancata contabilizzazione degli incassi dei crediti vantati, e la mancata svalutazione e stralcio di quelli inesigibili. I bilanci del triennio 2015-2017 sono stati comunque approvati dagli organi di controllo istruttorio, nonostante le presunte irregolarità e i pareri negativi del collegio sindacale. L’Asp di Cosenza, una delle più grandi d’Italia per risorse finanziarie gestite – circa 1,2 miliardi di euro l’anno – numero di dipendenti e bacino d’utenza servito, è anche una delle più indebitate. Tra le persone offese figurano anche l’Asp di Cosenza e la Regione Calabria.