SCALEA :: 25/02/2025 :: La sanità calabrese sta vivendo una fase di profonda trasformazione grazie a una nuova governance che punta su una programmazione efficace, dopo anni di immobilismo e incertezze finanziarie. Questo è quanto emerso dall’intervista rilasciata a CalNews da Pasqualina Straface, presidente della III Commissione Sanità della Regione Calabria.
Un nuovo approccio alla gestione sanitaria
“Per troppo tempo si è creduto che il nostro sistema sanitario avesse un debito enorme, senza però avere un quadro chiaro della situazione finanziaria reale. Oggi, grazie all’impegno del Presidente della Regione, siamo riusciti a effettuare una ricognizione del debito e ad approvare finalmente i bilanci delle aziende sanitarie, da Reggio Calabria a Cosenza, dopo anni di contabilità orale priva di certificazioni ufficiali”, ha affermato Straface.
Verso la normalizzazione del sistema sanitario
La programmazione ha permesso di colmare il vuoto generato dalla mancata sostituzione del personale medico e sociosanitario andato in pensione negli ultimi 12 anni. “Sono stati finalmente banditi i concorsi e oggi, in base ai fabbisogni delle aziende sanitarie e ospedaliere, sono stati assunti e stabilizzati quasi 4.000 operatori sanitari”, ha dichiarato la presidente della III Commissione Sanità.
Nuove infrastrutture sanitarie
Un altro punto cardine della riforma sanitaria riguarda la costruzione di nuovi ospedali. “L’ospedale della Sibaritide sta procedendo secondo il cronoprogramma e sarà consegnato nel 2026. Contemporaneamente, sono partiti i lavori per l’ospedale di Vibo Valentia e si sta lavorando anche alla facoltà di medicina presso l’Università della Calabria a Rende, che contribuirà a formare nuovi medici sul territorio”, ha aggiunto Straface.
Professionisti di eccellenza in arrivo
Grazie al miglioramento del sistema, la sanità calabrese sta diventando più attrattiva, riuscendo a riportare in Regione professionisti di alto livello. “All’ospedale dell’Annunziata sono giunti medici di fama nazionale, come l’ortopedico prof. Vommaro, il quale rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il diritto alla salute”, ha sottolineato Straface.
Investimenti in tecnologia e personale
Per garantire cure all’avanguardia, la Regione ha raddoppiato le borse di studio per i corsi di specializzazione e ha dotato gli ospedali di nuove attrezzature tecnologiche. Inoltre, l’arrivo dei medici cubani ha consentito di mantenere aperte molte strutture sanitarie e ha rappresentato un modello seguito anche da altre regioni italiane.
Riapertura di ospedali chiusi
Importanti novità riguardano la riapertura di ospedali precedentemente chiusi. “Abbiamo riaperto le strutture di Cariati e Trebisacce e stiamo lavorando per rafforzare lo SPOC di Paola-Cetraro, dove sono giunte eccellenze come il chirurgo Squillante, oltre ai miglioramenti nei reparti di cardiologia, oncologia e ortopedia”, ha concluso Straface.