CATANZARO :: 21/12/2021 :: “La presentazione del Piano Calabria per il Pnrr all’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali è stato un primo importante passo compiuto per non perdere alcuna risorsa del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinata alla sanità. Grazie al Dipartimento regionale della Salute, all’impegno di Maurizio Bortoletti, di Iole Fantozzi e di Pasquale Gidaro, e a quello dei vertici delle Aziende ospedaliere provinciali e dei sindaci, in soli quattro giorni è stato possibile fare un lavoro che le altre Regioni hanno iniziato a maggio di quest’anno”. Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. “Gli ospedali di comunità, che avranno un ruolo sempre più strategico, finanziati con il Pnrr – prosegue Occhiuto – saranno sedici: Cariati, Lungro, Mormanno, S. Marco Argentano, Scalea e Cassano allo Ionio, nella provincia di Cosenza; Mesoraca, nella provincia di Crotone; Lamezia Terme, Soveria Mannelli, Girifalco e Chiaravalle, nella provincia di Catanzaro; Soriano, nella provincia di Vibo Valentia; Gerace, Cittanova, Oppido Mamertina e Bova Marina, nella provincia di Reggio Calabria. Non sono tutti, non saranno gli unici interventi, e non c’ è nulla di definitivo.Alla luce del Programma operativo, che modificheremo, con l’ok del Ministero della Salute e con quello del Ministero dell’Economia e delle finanze, nelle prossime settimane, ci sarà, infatti, l’occasione per mettere a sistema in un unico documento l’idea della sanità che si vuole disegnare in Calabria di qui a cinque anni”. “Gli ulteriori fondi che avremo a disposizione – sostiene ancora il presidente della Regione – andranno aggiornati in base alle diverse forme di finanziamento, che verranno reperite non appena la mia struttura commissariale sarà completata, e ci consentiranno di sostenere un Programma operativo ambizioso. Gli ospedali di comunità, le case della comunità e le centrali operative territoriali, saranno i protagonisti di questa nuova stagione di investimenti. In tema di Pnrr ci attende, quindi, fino alla fine di febbraio 2022, un lungo lavoro di organizzazione e di sintesi, lo condurremo coinvolgendo le aziende sanitarie provinciali, le aziende ospedaliere e i sindaci, ma anche altri interlocutori, dai medici di medicina generale ai pediatri di libera scelta, dalle associazioni sindacali a quelle datoriali della sanità privata. Abbiamo una occasione storica. La nostra Regione merita di voltare definitivamente pagina”.
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