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Santa Maria del Cedro (Cs) :: Alto Tirreno: penalizzato dalla politica.

SANTA MARIA DEL CEDRO :: 03/04/2008 :: “Election day” in dirittura d’arrivo. L’Italia accalcata dietro le transenne attende il gruppo dei candidati che sgomiteranno l’un l’altro per tagliare il traguardo in posizione utile. Nessuno si è cimentato a contare il numero totale dei candidati di questa tornata elettorale, ma è certo che sono tanti, un intero esercito in massima parte costituito da anonimi gregari, una vera truppa messa li a far volume e tirare la volata ai vip che contano, in particolare quelli che, praticamente già vincitori, corrono in tutto relax per il parlamento italiano perchè hanno sulla maglia numeri bassi.

Il Tirreno è diventato una terra di conquista per le candidature ma per il resto non è dato sapere. La febbre per l’attesa della volata finale sembra abbia contagiato tutti, un parere lo abbiamo chiesto al sindaco di Santa Maria del Cedro, Francesco Maria Fazio. “Certo l’esito che non vede una rappresentanza del territorio la dice lunga su quella che può essere l’assenza di uno sviluppo integrato e corretto di questo territorio. Credo che la progettualità di questo territorio ormai è sotto gli occhi di tutti per lo sviluppo del territorio stesso, per un turismo sostenibile e di qualità e soprattutto in questi ultimi tre anni credo abbia prodotto di tutto e di più proprio nelle strategie, si è visto Comuni che hanno fatto rete per integrare dei progetti,  basterebbe pensare, da Tortora fino a Diamante ed ancora oltre, ci sono ancora progetti che hanno dimostrato una forte produzione ogni municipalità ha fatto i suoi investimenti fortissimi,  si parla mediamente di 8-9 milioni di euro quasi per ogni Comune”. “Come mai – prosegue Fazio – con tutta questa produzione si rimane relegati in un territorio  marginale, dove anche per le opere infrastrutturali più elementari si fa fatica ad ottenere risposte adeguate o in tempo utile per  non perdere colpi nei confronti di altri territori, per esempio come sul completamento dell’aviosuperficie di Scalea, sulla viabilità che costringe questo territorio a fratture incomprensibili, che espone addirittura i cittadini anche all’incolumità fisica. La strategia tardiva sui porti da diporto, il non trovare soluzioni per alleggerire la stretta all’imprenditoria oramai esausta che continua a cimentarsi spesso solo sull’investire sul fallimento. Un luogo, questo “luogo” non può più essere mortificato, perché dietro ogni realtà così  articolata e stratificata nella sua cultura ci sono uomini e donne che oggi più che mai portano un vissuto di frustrazioni. Frustrare la risorsa umana tanto da far perdere la coscienza di una creatività vincente per il cambiamento , per adeguare e abituare il divenire di ogni risorsa alla trasformazione riformista di un sistema. La cultura  quanto può contribuire al riscatto della dignità di un territorio?  Ci può essere consentito almeno di ambire a percorrere un cammino  di crescita culturale, gia patrimonio immateriale di questo territorio che comunque rimane appannato per non dire a rischio di decadenza per la perdita progressiva del senso di responsabilità, condizione predittiva per trasformare un luogo in un non luogo.  Ci sono state – conclude il sindaco Fazio – progettualità importantissime, basterebbe pensare agli interventi strategici previsti nel Golfo di Policastro o nel Golfo Amico  che spiegano veramente come questo territorio è maturato nel vedere una progettualità che sicuramente interviene su quello che può essere un reale sviluppo del territorio stesso. Ma non basta, credo che ci debba essere poi una visione  riguardante le opere infrastrutturali che qui ci vengono negate e che devono essere in qualche maniera accompagnate, tutelate, sostenute in una rappresentatività che non venga frammentata, ci deve essere sicuramente un riferimento forte che tenga conto di quelle che sono le esigenze primarie di questo territorio”.

Emilia Manco