Santa Maria del Cedro :: L'ex sindaco Fazio bacchetta la nuova aministrazione Aulicino.
SANTA MARIA DEL CEDRO :: 14/09/2009 :: Il Sindaco uscente Prof. Francesco Maria FAZIO, attuale componente del Gruppo Consiliare di Minoranza Uniti con Fazio al Comune di Santa Maria del Cedro denuncia: “ L’azione amm.va di questo Aulicino “ter” non sa andare oltre la mera critica sull’operato della passata gestione rasentando una politica di delazione e diffamazione priva di qualsiasi propositività che invece si imporrebbe in un momento storico gestionale come quello attuale, perdendo tempo prezioso tralaltro per non occuparsi diligentemente degli obbligatori correttivi che la dinamica amministrativa oggi prescrive alla luce dei provvedimenti restrittivi imposti dal governo nazionale in tema di gestione finanziaria e conseguentemente inventandosi solo il nemico più comodo.
“In primo luogo mi chiedo: come mai non si è dato corso o seguito ai lavori già appaltati dalla amministrazione da me guidata che attenevano ad una strategia politica di interventi in direzione della tutela ambientale ed ambientalista; come mai la messa in sicurezza della vecchia discarica vive questo stallo imperdonabile, peraltro scempio della loro gestione e risanato da noi con l’ottenimento di un finanziamento ad hoc, operazione che doveva essere effettuata obbligatoriamente da chi (loro) incassava le royalties per lo smaltimento dei rifiuti dei comuni limitrofi” E tal proposito “mi riservo insieme al mio gruppo di minoranza di denunciare tale situazione alle autorità competenti e qualora si giunga ad un procedimento penale ci riseviamo sin da ora a costituirci parte civile”.
Nell’attuale denegata politica di risanamento vogliamo sapere di quale tipo di raccolta indifferenziata è stata fatta fino al 2004 e cosa è stato abbancato nella vecchia discarica
“Quale criterio scellerato sta vanificando, per l’inerzia del fare, la messa in sicurezza del Fiume Abatemarco che dopo un intervento modello per la Calabria, per quanto attiene alla progettazione e l’esecuzione per un ottima ricaduta ambientale, è lasciato alla totale incuria senza che alcuno si occupi anche dell’ordinaria manutenzione tale che si potrebbe compromettere lo sforzo messo in atto dalla mia amministrazione per il risanamento idorgeologico dell’alveo fluviale”.
“D’altronde, nostro malgrado eravamo certi di tale scempio visto che di questi argomenti non v’è traccia nel programma politico presentato alle scorse elezioni”.
Poi vogliamo sapere in merito alla sicurezza stradale da offrire a noi stessi ed ai nosti ospiti estivi “ che fine ha fatto la passerella sul fiume abatemarco appaltata e già affidata dalla mia amministrazione che poteva essere realizzata in pochi giorni visti i pochi interventi strutturali necessari per la messa in opera?.
Ed ancora “perché sono fermi i lavori per il completamento degli scavi del Parco Archeologico, rendendo vani gli studi e le indagini che stà brillantemente implementando l’Università de la Sorbonne di Parigi guidata dal Prof. Greco, che insieme alla rinascita della dimore storico-artistiche stava creando uno sviluppo archeolocico-culturale su cui dovrebbe bassarsi la crescita dell’offerta tursitica di questo territorio”.
Questo inutile stallo rischia di far perdere al nostro Comune quelle provvidenze già ottenute e quelle che ancora si potevano ottenere contiunuando questo piano di ricerca che va in direzione del completamento di un più ampio disegno di sviluppo complessivo (vedi Museo Diffuso – Fondi Poin , Por etc.)
Ovviamente anche in tal caso, qualora questa amministrazione farà perdere dette provvidenze sarà compito di una attenta forza di opposizione di denunciare i fatti alla compentente Corte dei Conti per il certo danno erariale perpetrato all’Ente.
Ed ancora mi chiedo: “cosa impedisce la realizzazione del Museo Multimediale al Castello dell’Abatemarco sul progetto dell’Arch.di fama mondiale Soto de Mura? In questa inerzia si rischia di vanificare e stravolgere gli studi finora svolti per riportare il sito alla originaria integrità storica per accessi ed orografia”.
Voglio altresì chiarezza, una volta per tutte, sull’attuale gestione e sull’eventuale monitoraggio dei prodotti derivati (i cd BOC), tanto vituperati in campagna elettorale, che fino al termine della mia gestione hanno portato soldi in cassa al Comune, da utilizzare per alcune opere (anche quelle ferme!!!) e che hanno
creato guadagni per l’ente visto l’oculata gestione che se n’è fatta e la favorevole congiuntura dei tassi di interessi.
“Perché le opere che dovevano essere iniziate o completate con i soldi avuti con i Boc sono ferme o addirittura non hanno mai avuto inizio?”
Viste le loro competentenze professionali in materia fiscali “perché invece di trincerarsi dietro l’alibi del mancato rispetto del patto di stabilità non vanno a controllare i loro bilanci fino al 2004 che se si fossero imbattuti nei paletti oggi imposti dalle norme restrittive del Patto di stabilità e del Decreto Brunetta avrebbero avuto le stesse sanzioni applicate a quelli attuali”.
E poi “perché non si parla dei correttivi di risparmio messi in atto dalla mia amministrazione per impedire il saldo negativo tra entrate ed uscite e per procedere ad una politica di investimenti produttivi, vedi su tutti la costruzione dell’Impianto di Biostabilizzazione, che avrebbe risolto il problema delle entrate comunali in modo da rispettare costantemente il Patto di Stabilità e rislto definistivamente in maniera altamente tecnologica ed ecologica il problema dello smaltimento dei rifiuti”.
“Gravi sono invece le responsabilità dell’amministrazione Aulicino ter che la colpa evidente di aver fatto volutamente scadere i termini della convenzione con il Commissario Governativo per l’Emergenza Rifiuti ed aver cancellato dal bilancio di previsione il progetto dell’Impianto di Biostabilizzazione producendo con ciò l’inevitabile impossibilità di rispettare il Patto di Stabilità anche per il 2009”.
Si perché è proprio così Aulicino ha già previsto di non poter rispettare il Patto di Stabilità anche per il 2009 relegando al mero ostracismo dell’esplulsione di alcuni residenti rientrando sotto la soglia dei 5000 abitanti la soluzione per evitare di rimanere intrappolato nelle maglie della tela di ragno rappresentata dal Patto di Stabilità.
“Questa è la loro idea di sviluppo e di intervento”, “noi a tutto questo ci opponiamo con forza per il grave nocumento che si intravede all’orizzonte”
“ Si contraddicono, si sbugiardano da soli, dicono che ho lasciato l’Ente in ginocchio e senza soldi e poi in poco più di due mesi hanno speso, con il placet, devo dire inconsapevole, del capo dell’Ufficio Finanziario, centinaia di migliaia di €uro (circa € 300.000,00) utilizzati per lo più per interventi e lavori affidati senza alcuna evidenza pubblica per i quali ci riserviamo di approfondire le ragioni questo comportamento”.
Ciò premesso denuncio con forza che “TUTTO E’ FERMO, a nulla rilevando sia il Patto di Stabilità sia tutte le altre congetture diffamanti espresse sulla mia amministrazione. Il disegno politico è chiaro, smontare e vanificare tutto il lavoro fatto da Fazio in termini di sviluppo culturale, economico, e cologico e strutturale per questo territorio. Nascondendo dietro falsi alibi l’incapacità progettuale e gestionale di questa nuova amministrazione”.
Quindi propongo “un’adunanza pubblica per esplicitare meglio nei dettagli i rischi che si prefigurano per la scellerata incapacità di questa amministrazione e la eventuale costituzione di un Comiato Cittadino che supporti il Gruppo di Minoranza e possa monitorare questa inevitabile deriva e forzare in termini democratici un andamento virtuoso della gesione della cosa pubblica, anche se sono consapevole che, purtroppo, loro rappresentano il fenotipo di quei calabresi che hanno contribuito al degrado ed all’abbandono sociale ed economico in cui attualmente versa la nostra regione.
Luigi Salsini