SANTA MARIA DEL CEDRO :: 09/04/2021 :: Questa mattina sit-in di protesta dei tirocinanti davanti il Comune di Santa Maria del Cedro (Cs), sono lavoratori che prestano servizio nell’ente comunale.
“Oggi Venerdì 9 aprile i Tirocinanti calabresi entrano in protesta per vedere riconosciuto il proprio diritto al “lavoro”, vero e riconosciuto. Un gruppo si è recato a Roma, altri sono davanti le prefetture di Catanzaro e Reggio, il maggior numero osserverà un giorno di astensione dal tirocinio, noi manifestiamo davanti al comune di Santa Maria del Cedro per aderire all’iniziativa”. Lo scrivono i tirocinanti del Comune di Santa Maria del Cedro.
“Dopo anni ed anni di tirocinio e formazione on the job, anni di lavoro nero mascherato da tirocinio, anni di sacrifici e di rinunce, anni senza alcun diritto garantito, niente ferie, malattia e neppure contributi previdenziali. Anni trascorsi a sopperire all’endemica carenza di organico nelle Pubbliche Amministrazioni a fronte di una misera indennità di 500 euro mensili, e, laddove il tirocinante svolge la propria attività in un Ente distante la propria residenza, quello che resta, a malapena soddisfa le esigenze personali, impossibile mantenere una famiglia!”.
“Il tirocinante, aldilà dell’ appellativo, di “Tirocinante” ha ben poco! Basti pensare che non si tratta di gente giovane alla ricerca di prima occupazione ma di donne e uomini che a causa della contingente crisi economica degli anni scorsi ed in un contesto economico fragile come quello regionale, si sono visti espunti dal mondo del lavoro. Non chiediamo un sussidio, non chiediamo assistenzialismo, siamo lavoratrici e lavoratori a tutti gli effetti, lo abbiamo ampiamente dimostrato! E’ giunto il momento di equiparaci a tutti gli altri dipendenti della Pubblica Amministrazione, soprattutto ad un attenta valutazione del peculiare periodo storico che stiamo attraversando, giusta l’emergenza pandemica in corso che ha colto il Settore Pubblico letteralmente inadeguato ed in considerazione dell’ingente mole di finanziamenti europei che arriveranno anche alla Calabria attraverso il Recovery Fund”.
“Non ci sono davvero più scuse! Occorrono progetti affinchè parte delle risorse destinate vengano prontamente impiegate per una contrattualizzazione dei Tirocinanti. Occorre intavolare trattative ad ok con il Governo centrale al fine di vedere riconosciute e valorizzate la formazione pregressa e le competenze acquisite negli anni, Basta lavoro precario e vite in bilico! C’è estremo bisogno di certezze e stabilità, e questo è l’appello che rivolgiamo al Governo”.