SANT’AGATA DI ESARO :: 11/09/2024 :: La sicurezza della strada provinciale SP 263, che collega il comune di Sant’Agata di Esaro a Belvedere Marittimo, è al centro di una lettera aperta scritta da Emanuela Monita, capogruppo consiliare del gruppo “Sentiero Comune” del comune di Sant’Agata di Esaro. La missiva è stata inviata alla presidente della provincia di Cosenza, al Governatore della Regione Calabria, e, per conoscenza, alla prefettura di Cosenza e al Dipartimento di Protezione Civile della regione Calabria.
Il documento sottolinea le gravi criticità che affliggono questo tratto stradale, con rischi crescenti per la sicurezza pubblica, soprattutto in un contesto di spopolamento del paese. La popolazione è scesa drasticamente, passando da 2.220 abitanti nel 2001 a 1.666 nel 2024. La strada provinciale rappresenta un collegamento vitale per gli abitanti di Sant’Agata, non solo per raggiungere scuole, ospedali, il mare e i luoghi di lavoro, ma anche per lo sviluppo turistico della zona. Attrazioni come la Grotta della Monaca e le bellezze montane della zona, potenziali mete di ciclisti e turisti, rischiano di essere meno accessibili a causa della pericolosità della SP 263.
La lettera elenca diverse problematiche che richiedono interventi urgenti:
- Vegetazione incolta: La mancata manutenzione della strada, specialmente in estate, ha portato a una riduzione della carreggiata a causa di sterpaglie eccessive.
- Caduta massi: Gli episodi di caduta massi, aggravati dai lavori di taglio boschivo, mettono a rischio la vita dei passanti. Le barriere metalliche antivalanghe, installate per proteggere dalla caduta di massi, sono state danneggiate, così come le reti metalliche, installate negli anni ’80, ormai fuori uso.
- Danneggiamenti strutturali: I muretti di protezione e i guardrail sono stati danneggiati da cadute di alberi, rendendo ulteriormente insicuro il percorso.
Un sopralluogo della Protezione Civile regionale del 21 marzo 2024 ha confermato la criticità della situazione, richiedendo interventi urgenti e indifferibili per garantire la sicurezza pubblica e privata. La lettera fa inoltre riferimento a un decreto di finanziamento del 2003 per un importo di 20 milioni di euro, mai realizzato, e a una successiva richiesta di finanziamento regionale di 6,5 milioni di euro nel 2022, non finanziata per esaurimento fondi.
Emanuela Monita chiede con urgenza alle autorità competenti di chiarire quali azioni intendono intraprendere per mettere in sicurezza la strada e se sono previsti interventi nell’ambito del piano quinquennale 2025-2029 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, specificamente nella scheda n°24 relativa alla SP 263.
La sicurezza di questa arteria non è solo una questione di collegamenti, ma rappresenta una speranza per la sopravvivenza e il futuro di un’intera comunità.