Scalea :: Cosa nascerà nel terreno vicino al tribunale?
Oggi, però, dopo tutto questo periodo trascorso ad aspettare che la prospettiva di una promessa prendesse forma, nel terreno vicino al tribunale di Scalea, annesso al patrimonio pubblico cittadino e gestito dall'amministrazione comunale, non esiste nemmeno l'ombra di una destinazione urbanistica che va nella direzione di un utilizzo a favore dell'Arma. Questo risultato, al di là del continuo parlottare, è dovuto ad un solo fattore principale legato ad un reale e mancato impegno sulla proposta di edificazione della struttura, essenziale per la funzione pubblica dello Stato,da parte della giunta del sindaco Russo. La questione terreno, sempre dal continuo eco che parte direttamente dagli uffici comunali, però, sembra non essere passata proprio in secondo piano. Di fatti, pare che sull'appezzamento dove in ogni stagione estiva viene posto il luna park, l'amministrazione comunale abbia comunque avviato una procedura di vendita del patrimonio. Da quanto si apprende, sempre da voci di corridoio del palazzo di Città tutte da confermare, pare che sul terreno, nel quale doveva nascere la Caserma dei Carabinieri, si stia avviando una procedura di vendita agevolata di terreno pubblico a favore di una ditta di Scalea, senza avvio di gara di appalto, avviso di incanto, deliberazioni di consiglio e di giunta comunale. Allo stesso modo e con la stessa procedura con la quale è stato “svenduto” il terreno comunale di via dei Lucani, nei pressi della caserma dei Vigili del Fuoco, dove è stato, poi, costruito, un supermercato MD. Per la cronaca, si ricorda che il 13 gennaio scorso, l'associazione La Scossa chiese chiarimenti, al Sindaco di Scalea, in merito alle probabili anomalie procedurali adottate per la destinazione urbanistica dell' ex terreno comunale di via dei Lucani che, a quanto sembra, fu venduto ad una ditta di Scalea al prezzo di 2,5 Euro a metro quadro, senza asta, incanto e senza procedura di gara. Sul caso sollevato come interrogazione pubblica aperta non arrivò nessuna risposta, ma per evitare ogni dubbio sulla scarsa prospettiva che sembra delinearsi sul terreno situato nella vicinanze del tribunale cittadino, riteniamo giusto chiedere, anticipatemene e apertamente, alla stessa amministrazione comunale se è vero che nell'appezzamento pubblico evidenziato gravi una procedura di “svendita”, così come già visto e provato dalle procedure adottate in via dei Lucani. Inoltre occorre chiedere anche se il Sindaco e l'amministrazione comunale ritengono giusto vendere terreni comunali a basso costo senza indire gare e aste pubbliche dove possono partecipare tutti i cittadini? Risulta possibile che si è intenzionati a vendere il terreno per fare in modo che lo stesso entri nel mercato delle costruzioni e dell'edilizia come un altro semplice palazzo, o centro commerciale, al posto della preventivata destinazione di utilizzo diretto della compagnia dei Carabinieri e quindi di una struttura statale essenziale per lo sviluppo della legalità e la crescita egualitaria e sociale del territorio? Sul caso attenderemo una risposta, sperando, questa volta, che non sia fatta soltanto di silenzi.
Il Presidente dell'associazione La Scossa
Antonio Pappaterra