Scalea (Cs) :: Acqua del mare sporca: Longobucco categorico sulla minoranza.
SCALEA :: 07/07/2008 :: Il Consigliere delegato al demanio, allo sport e agli spettacoli, Silvio Longobucco, bacchetta i consiglieri di minoranza, Ciancio, Introini e Bergamo per la questione rilevata dei tratti non balneabili del comune di Scalea. La bagarre generata su un errore dei dati Arpacal riguardante i tratti balneabili della cittadina, sembra sia stato un motivo di ripresa, da parte dei consiglieri di minoranza di Scalea, per evidenziare lo scarso impegno dell’amministrazione comunale sulla questione della qualità del mare. <<- la minoranza – ha affermato in questi giorni Silvio Longobucco- ha commesso lo stesso errore dell’Arpacal.
Ha esteso in modo esagerato il tratto di spiaggia non balneabile, gettando fango sugli operatori e sull’amministrazione stessa. Se, invece, prima di tuffarsi a pesce in una falsa notizia si fosse soffermata ulteriormente sullo stesso sito, scoprendo i dati, o se avesse chiesto informazioni più dettagliate, avrebbe potuto evitare il danno arrecato all’immagine di Scalea e degli operatori. Infatti sul sito internet i dati di non balneabilità sono riportati correttamente dal punto di vista numerico, scorrettamente, invece, dal punto di vista grafico – >>. Nella nota, Longobucco, si è soffermato anche sulla questione del mare sporco: << – l’acqua sporca è un problema di tutti i Comuni. Spesso si cerca di risolvere la questione con uno stupido scaricabarile. Bisognerebbe invece interrogarsi seriamente sul perché accade tutto questo. Bisognerebbe individuare la fonte del problema e, collaborando fra Regione, Provincia e Comuni eliminare al più presto l’onda multicolore che arriva sulle coste in determinate ore del giorno ->>. Una risposta netta che viene data come conferma di un impegno costante verso una problematica che non cessa di essere di attualità a Scalea.
Antonio Pappaterra