fbpx

Scalea (Cs) :: Luisa di Cristo: La lotta della contrada Impresa ?® una battaglia contro l‚Äôignoranz

SCALEA :: 16/06/2008 :: Devo constatare con amarezza, ha affermato con voce determinata, il portavoce del comitato contro l’antenna HG3 della c.da Impresa – Liceo, Luisa di Cristo, <<- che ci sono persone a Scalea che sponsorizzano gli speculatori e gli innalzatori di antenne, a discapito della gente e che non conoscono effettivamente i rischi relativi alla forte esposizione dei campi elettromagnetici, tema, questo, sempre più attuale e della quale si parla sempre in modo preoccupante->>.

La “pasionaria” di Cristo rivolge chiaramente il tiro della sua affermazione a risposta di alcune dichiarazioni stampa,apparse su un periodico locale di Scalea, relative alla questione dell’antenna innalzata nella c.da Impresa. Il titolo dell’articolo del periodico il Diogene Moderno a firma di G. Enrico Zamprotta, contrario alla lotta del comitato contro l’ antenna dell’HG3, installata il mese scorso nei pressi del Liceo, sembra aver scaturito un vero e proprio vespaio di polemiche nella località, al punto da far intervenire direttamente il portavoce del comitato.  L’intervento di  Luisa Di Cristo non nasconde durezza di commento sulla nota, soprattutto per rispondere alla scorrettezza, con la quale il comitato è stato accusato di strumentalizzare gli studenti del Liceo scientifico e i sentimenti dei cittadini di Scalea. <<- Gianni Zamprotta,->> afferma Di Cristo, <- difende le multinazionali contro la salute dei cittadini. Il comitato è nato per imprimere una posizione forte a favore della tutela della salute pubblica e le affermazioni espresse da questo signore e dall’editore del periodico non sono voci superpartes, ma particolarmente legati all’amministrazione comunale, che ha fatto si che l’antenna si innalzasse a discapito della gente della contrada->>. <<- Inoltre->> ha continuato la portavoce del comitato   <<- gli scorretti sono stati, se guardiamo bene la realtà, coloro che si innalzano le antenne  di telefonia mobile, considerate di utilità pubblica,  nelle proprie terre. Nel territorio di Scalea, o sono  assessori, o dipendenti  dell’ufficio tecnico comunale->>. Luisa di Cristo concludendo sulla vicenda afferma: <<-  probabilmente il signor Zamprotta ha interesse nel difendere tale iniziativa e la sua dichiarazione contraria, forse, è dettata dalla presenza di un parente nell’ufficio tecnico nel comune di Scalea. Personalmente inviterei i titolari della nota stampa contraria  a pensare di più e a sforzarsi il cervello per inventarsi qualcosa di utile da  scrivere.   Così, sarebbe meglio, da parte loro,  cimentarsi in qualche ricerca in merito e a documentarsi  sulla questione. La lotta della c.da Impresa è una battaglia contro l’ignoranza e l’elettromagnetismo selvaggio di Scalea ->>. Antonio Pappaterra