Scalea (Cs) :: Montata l'antenna della discordia in localit? Impresa.
SCALEA :: 16/05/2008 :: Da ieri gli abitanti di località Impresa dovranno abituarsi ad un nuovo panorama. Si perché alla fine la ditta Pianet s.r.l. l’ha spuntata ed è riuscita ad innalzare l’antenna della discordia. Il traliccio di 40 metri troneggia ora nei pressi del liceo scientifico Pietro Metastasio nonostante le aspre proteste portate avanti da circa dieci mesi dal comitato. L’indiscrezione secondo cui nella mattinata di ieri gli operai della ditta avrebbero installato il traliccio era trapelata già giovedì nel tardo pomeriggio.
Da quel momento Luisa Di Cristo, portavoce della protesta, si era messa in moto per radunare gli abitanti della zona interessata dall’installazione del traliccio. Alle nove di ieri, quando gli operai sono giunti sul posto, hanno trovato ad attenderli ancora una volta i manifestanti i quali hanno occupato i terreni limitrofi del sito destinato all’installazione ostacolando i lavori. Alla presenza di una folta schiera di forze dell’ordine – si contavano oltre trenta unità tra polizia di stato, carabinieri e polizia municipale – la signora Di Cristo, in equilibrio su di un muretto, minacciava di lanciarsi nel canale se gli operai non avessero interrotto le operazioni. Il braccio di ferro è andato avanti fino alle undici circa quando sul posto è arrivato il sindaco di Scalea Mario Russo il quale ha invitato i manifestanti ad abbandonare la protesta perché in presenza delle sentenze del Tar che di fatto hanno convalidato le autorizzazioni a procedere nei confronti della ditta, i manifestanti rischiavano di beccarsi solo una denuncia. Allo stesso tempo Russo ha precisato che il comune non si costituirà parte civile al consiglio di Stato dietro la consulenza dell’avvocato Abbamonte incaricato dall’ente il quale non ha ravvisato motivazioni valide per agire in tal senso. Palmiro Manco dei verdi, da sempre vicino al comitato nella sua battaglia, ha lamentato l’assenza di autorizzazione da parte del consorzio per l’allestimento del ponte mobile e, insieme all’avvocato Conte, incaricato dal comitato per seguire la vicenda, ha convinto la gente di contrada Impresa ad abbandonare il presidio. L’ultima a cedere è stata la signora Di Cristo, la quale, richiamando simbolicamente una scena biblica, in un campo di ulivi, ha parlato di tradimento ai danni della cittadinanza da parte dell’amministrazione comunale. Mentre l’avvocato Conte si premurava di ricevere dalle forze dell’ordine presenti un verbale dal quale si evincesse che le stesse forze di polizia avevano dovuto allontanare i manifestanti dalle proprietà private nei dintorni del sito destinato all’antenna gli operai hanno potuto allestire il ponte mobile e procedere all’installazione del traliccio ultimata intorno alle ore 15. Il panorama è cambiato in contrada Impresa ma la protesta, condotta finora a colpi di sit in, è destinata a continuare nelle sedi legali.
Gaetano Bruno