Scalea :: La questione politica, Scalea tra passato e futuro.
Le oscillazioni delle variabili economiche di fatto sono più forti dove c’è una densità maggiore di popolazione anche perché in questo modo sono misurabili, nella nostra cittadina di circa 10.000 abitanti la crisi porta di sicuro degl’effetti economici collaterali a quelli dei grossi centri urbani. La speranza è proprio questa che la riorganizzazione sociale mirata al superamento delle crisi ( Come fenomeno ciclico ) si può attuare più facilmente nei piccoli centri in via sperimentale più tosto che nelle grandi metropoli.
Il nostro territorio però ha bisogno di Stabilità, quindi di programmi amministrativi seri, di gente che democraticamente persegua questi programmi, ma non solo a livello politico ma anche sociale (Il cittadino deve essere convinto di andare in quella direzione programmatica) i programmi non devono essere programmi politici amministrativi ma programmi sociali mirati a raggiungere obbiettivi sociali (dei target). Ci dovrebbe essere un sistema di controllo Tempi/obbiettivi per stabilire in realtà l’efficienza di un amministrazione locale. Programmi che non tengano conto di costruire strutture fantasma ( Non previste dai piani regionali vedi aeroporti, ospedali) ma programmi che concretamente mirino a rendere efficienti le strutture che già ci stanno (strade, incroci pericolosi) in primo luogo e poi concretamente fare progetti ma definire a livello popolare quindi con la pubblicità degl’atti e delle delibere che cosa si vuole fare, dove si prenderanno i soldi e soprattutto come e con che cosa verranno impiegati i soldi dei cittadini.
Carissimi lettori quando verrete chiamati alle urne tenete conto di quello che avete visto negl’ultimi 20 anni e razionalizzando se non vogliamo fare gli stessi errori e cambiare davvero pagina fate la scelta giusta quella socialmente più utile non quella che vi assicuri una promessa di posto di lavoro (ma non il posto di lavoro stabile intendiamoci) perché i Mostri del clientelismo locale sulla instabilità lavorativa dei padri di famiglia ci hanno costruito il loro potere politico che altro non è che un sistema di interdipendenze sociali che mira a far capo a poche persone. UN sistema democratico deve tenere conto delle esigenze di tutti non di tutte le esigenze e poi di nessuna. Comunque adesso che ancora siamo in un clima di lucidità perché la campagna elettorale non è entrata ancora nel vivo vi auguro carissimi lettori di focalizzare innanzitutto quali possano essere i bisogni collettivi della nostra cittadina e poi che mettiate a fuoco quale possa essere l’idea elettorale più giusta per la collettività. In bocca al lupo.
Salvatore Galiano